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Il corriere.it: rissa tra operai licenziati e nuovi assunti stranieri

Scontro al presidio degli addetti di una cooperativa che si occupa di carico e scarico delle merci.
C’è lo spettro della crisi alla base degli scontri avvenuti domenica pomeriggio in un centro di smistamento merci dell’Esselunga, nel Milanese, che ha causato 25 feriti e tanta rabbia. I coinvolti sono quasi tutti contusi o con ferite lievi, tranne due stranieri che, anche se hanno riportato fratture e ustioni, non sono comunque in condizioni gravi. Quella tra operai licenziati di una cooperativa, i loro colleghi rimasti, e quelli che hanno preso il posto dei primi, è stata infatti una mega rissa per il posto di lavoro. O, come denunciato da Sicobas e centri sociali, un tentativo organizzato di forzare il picchettaggio che gli operai, in presidio, stavano mettendo in atto. Gli scontri sono avvenuti domenica pomeriggio intorno alle 16, ma la notizia è stata diffusa lunedì.

IL PRESIDIO – Sul posto, un’area industriale in via Giambologna a Limito di Pioltello (Milano), dove hanno sede i magazzini che riforniscono i supermercati della catena Esselunga, era in atto da due mesi una protesta degli addetti di una cooperativa, supportati da elementi dell’area antagonista e dei centri sociali, contro una serie di licenziamenti avvenuti alla Safra, una cooperativa che per Esselunga si occupa principalmente di carico e scarico delle merci. Domenica pomeriggio, però, al presidio si sono presentate più persone del solito, una quarantina, e contemporaneamente si sono presentati, tutti insieme, gli operai rimasti nella cooperativa con una dozzina di nuovi colleghi che erano stati presi in sostituzione di quelli allontanati, tutti stranieri.

LA RISSA – Ne è nato un confronto a calci, pugni e mazzate che ha coinvolto una sessantina di persone, tra cui cinque guardie giurate che hanno cercato di permettere alle maestranze di entrare. I due operai feriti più seriamente sono un pachistano che ha riportato la frattura dello sterno, con una prognosi di 25 giorni, e un indiano che, colpito da un tizzone ardente di uno dei fuochi accesi per la notte, ha riportato una seria ustione a un gomito, con una prognosi di 15 giorni. La Digos, che non si aspettava simili tafferugli, ha sequestrato una mazza da baseball e identificato alcuni dei presenti, e ora sta indagando, anche grazie a filmati delle telecamere, per attribuire le responsabilità. Il sindacato di base Sicobas ha intanto denunciato «un’aggressione squadrista guidata dal presidente del Consorzio…», e ha annunciato il proseguimento del presidio a oltranza. Le indagini potrebbero però presto portare a una serie di denunce all’autorità giudiziaria. (Fabrizio Cassinelli/Ansa)

28 novembre 2011 | 19:10 da corriere.it