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Sciopero ai magazzini del “Gigante” di Basiano: sette operai in ospedale

Un uomo con le gambe spezzate e uso di lacrimogeni negli scontri di stamane. La CUB esprime piena solidarietà ai lavoratori assaliti, condannando l’impiego della forza da parte delle forze dell’ordine.

Sette operai, insieme ad alcuni membri delle forze dell’ordine, finiti in ospedale a seguito dello sciopero con blocco delle merci, organizzato stamane a Basano, di fronte alla Gartico (via Vittorio Alfieri, ndr), una protesta più che legittima seguita al passaggio di cooperativa, dall’Alma (Almagroup) alla Bergamaschi, che ha visto il netto dimezzamento delle condizioni economico, e in difesa del loro posto di lavoro.

Con l’ipotesi di licenziamento di 90 su 120 addetti, i lavoratori, per lo più pakistani ed egiziani, si sono da prima visti forzare il blocco da parte di una sessantina di persone, di cui soltanto venti effettivamente in forza all’Alma, con l’obiettivo di far fallire lo sciopero.

Dopo i primi attimi di tensione i lavoratori, che si limitavano a tenersi per mano l’un l’altro, si sono visti caricare pesantemente da Carabinieri e Polizia in assetto antisommossa, i quali hanno anche impiegato lacrimogeni.

A quanto riferiscono i presenti all’assalto, i lacrimogeni sono stati esplosi ad altezza d’uomo, e nell’incursione gli agenti hanno spezzato le gambe a due lavoratori e pestato duramente gli scioperanti ferendone una quindicina.

“La CUB condanna duramente il comportamento delle forze dell’ordine che hanno caricato operai inermi, la cui unica responsabilità è la difesa del proprio lavoro” dichiarano i vertici della CUB.

Una replica all’attacco dell’8 giugno contro il picchetto dei lavoratori in sciopero davanti ai magazzini del Gigante, con il medesimo obiettivo di far entrare nell’azienda crumiri venuti dall’esterno per lavorare al posto dei lavoratori.

Milano, 11 giugno 2012.

CUB
V.le Lombardia, 20 – 20131 Milano