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Contro i licenziamenti al San Raffaele: unità fra tutti i lavoratori!

San Raffaele

san raffaeleMentre i politici e chi dirige la sanità pubblica si arricchisce  con compensi  vergognosamente alti, per noi spariscono le RAR, congelano per legge gli aumenti contrattuali, bloccano le assunzioni e ci aumentano l’età per andare in pensione.
Nel precipizio dei nostri diritti finiscono le norme che ci hanno difeso per anni e i nostri soldi, ma tutto questo ancora non basta : in completa simbiosi amministratori pubblici, politici e padroni si accaniscono sulla nostra pelle per toglierci anche la dignità e la nostra storia.
Cosa ci aspetta ancora  di fronte a questa situazione?
Che i padroni come Rotelli approfittano della situazione e comprano il San Raffaele, non certo per ripianare i debiti accumulati da Don Verzè, ma per attrarre maggior profitto da quello che rimaneva.
Licenziamenti (244), riduzione di salario del 10% e cambio del contratto, da sanità pubblica a sanità privata. Questa è la ricetta del “nuovo padrone “.
Mentre del gruppo San Raffaele (solo nel Lazio chiudono 18 strutture), in Lombardia e un susseguirsi di notizie circa la chiusura di tante cliniche private convenzionate, alla Multimedica hanno raggiunto un accordo contro i 1600 licenziamenti annunciati, in termini di minor stipendio e flessibilità, di chi lavora (contratto di solidarietà).

NON DOBBIAMO PENSARE CHE I LICENZIAMENTI DEI COLLEGHI DELLE STRUTTURE PRIVATE COME IL SAN RAFFAELE NON  CI  RIGUARDANO!!!

PENSA, FORSE, IL LAVORATORE DELLA SANITA’ PUBBLICA DI SALVARSI OPPURE A NOI NON CI TOCCA?
La spending review è la fine della garanzia dello stato sociale per le fasce più deboli come noi, per la sanità e la scuola.
Anche l’ospedale di Niguarda è dovuto passare nella cura dimagrante del personale, soci lavoratori delle cooperative, i moderni caporali, si occupano delle pulizie da anni, della lavanderia, del servizio mensa, hanno sostituito personale di ruolo diminuendo il nostro potere contrattuale.
Nel nuovo POA, l’azienda ha comunicato la chiusura di 5 strutture complesse e altrettanto semplici, che  si tradurranno in altrettanti esuberi di personale.
Mentre la RSU di Niguarda firmano accordi sulla pagellina in cambio di un miserevole aumento di stipendio e sul cambio tuta si accorda con la direzione facendo perdere a ogni lavoratore 5 anni di arretrati, e di fatto aumentandone l’orario di lavoro (12 minuti al giorno) e barattando i circa
4000 euro di arretrati, con 12 giorni di recupero da godere in 4 anni.
Non vanno bene le cose in questo modo e se vogliamo mettere un freno a questa deriva, dobbiamo muoverci noi !
Solidarizzando con i colleghi del San Raffaele della Multimedica, dobbiamo costruire un fronte di lotta contro i padroni e i baroni della sanità; in qualsiasi modo finiscano le difficili vertenze in questi ospedali, non dobbiamo più abbassare la guardia ma continuare a ricercare la strada della solidarietà e del confronto, solo tutti insieme elaborando un programma strategico e individuando giorno per giorno, vertenza per vertenza, qual è la tattica migliore per vincere e allargare il fronte della lotta, possiamo impensierire e sconfiggere questo rampante capitalismo che ci sta affamando e togliendo diritti e dignità.
NESSUN LICENZIAMENTO NELLA SANITA’, AUMENTI CONTRATTUALI SUBITO, SBLOCCO DEL TURN-OVER E ASSUNZIONE DI TUTTI I PRECARI.

7 dicembre 2012 – S.I. Cobas Sanità       Volantino da scaricare  Contro i licenziamenti al San Raffaele