I lavoratori del San Raffaele in lotta per la difesa del posto di lavoro contro i licenziamenti, voluti da Rotelli per far profitto, oggi 16 Aprile sono stati caricati dalla polizia, chiamata dalla direzione, mentre si apprestavano a svolgere l’assemblea contro i primi 40 licenziamenti.
Al pari dei lavoratori della logistica, che con la loro lotta hanno sentito le “carezze” dei manganelli di quella polizia oggi inquisita, anche con gli arresti, a Piacenza, lo stato e Rotelli, mandano la polizia contro i lavoratori della sanità che si oppongono ai licenziamenti.
La lotta non può che essere unitaria e dal basso con tutti i lavoratori di tutti i settori. Alla luce di questo atto repressivo, il comunicato di CGIL-CISL-UIL a favore di Rotelli dimostra quanto questi sindacati siano asserviti agli interessi dei padroni porgendogli sempre una sponda per “salvarli”.
La difesa dei propri diritti, primo fra tutti il posto di lavoro, non può che passare per le mani dei lavoratori stessi.
Il presidio del 19 aprile ’13 al San Raffaele assume ancora più rilievo in quanto si scontrano due interessi inconciliabili: quelli dei lavoratori contro i licenziamenti e la difesa del salario, e quelli di Rotelli e dei suoi servi sindacali che i lavoratori devono ben individuare per sconfiggerli.
Tutti uniti con i lavoratori del San Raffaele.
DELEGATI RSU S.I. COBAS A. O. SALVINI – ICP- NIGUARDA