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PRIMO PUNTO MESSO A SEGNO DAL SI-COBAS ALLA TNT DI TEVEROLA

TNT-Taverola

TNT-Taverola

Dopo anni di sfruttamento senza limiti e a due mesi di distanza dalla messa in cassa integrazione di 21 lavoratori addetti al trasporto merci per la finta cooperativa “Server Coop.” (subfornitrice di TNT per conto del consorzio Gesco Centro), al termine di una lunga trattativa condotta dal SI-Cobas e passata attraverso picchetti, scioperi e presidi fuori al magazzino di Teverola, questa mattina i cassintegrati sono finalmente riusciti a strappare l’anticipo di 800 euro della prima mensilità di CIGS a carico del Consorzio.

 

Quest’ ultimo, che inizialmente aveva dichiarato di non essere disposto a concedere più di 300 euro a cassintegrato, ha ceduto in seguito alle ripetute minacce di blocco dei magazzini TNT nel periodo pasquale qualora ai cassintegrati, che da due mesi sono senza stipendio, non fosse corrisposta una cifra almeno pari all’importo della CIGS.

Quella di oggi è la prima significativa battuta d’arresto per Gesco, la quale si è piegata decisamente malvolentieri alle richieste dei facchini e del SI-Cobas.

 

Il nervosismo e il malcontento da parte dei capetto locale del Consorzio, Giovanni Busiello si è palesato in maniera evidente nelle ultime ore, al punto da spingerlo, come estremo atto di rappresaglia, a dimezzare l’anticipo della CIGS (da 800 a 400) a due cassintegrati italiani a part-time: ciò in aperta violazione degli impegni presi da Gesco con la stessa TNT (lo stesso Busiello ha ammesso davanti ai facchini che le somme fatte stanziare da TNT per i part-time erano anch’esse pari a 800 euro ma che la metà di quell’importo era stata successivamente rispedita al mittente da Gesco) e con la ridicola argomentazione che questi, poichè avrebbero percepito una cassa integrazione inferiore agli 800 euro mensili, non avrebbero potuto restituire questa somma una volta erogata la cassa dall’INPS.

 

Nonostante questo colpo di coda velenoso da parte di Gesco e di Busiello, al quale i lavoratori di Teverola sapranno dare pronta risposta, non c’è dubbio alcuno che il risultato strappato oggi, per quanto parziale, segna un punto a favore del SI-Cobas all’interno del magazzino di Teverola e una prima significativa crepa nel sistema di strapotere delle finte cooperative, il quale fino ad oggi ha perpetuato un sistema di sfruttamento semischiavistico grazie all’omertà e alla compiacenza di CGIL-CISL-UIL.

 

Certo, si tratta di un risultato in se di modeste dimensioni e ancora lontano dall’obiettivo del reintegro di tutti i cassintegrati, ma è evidente come in contesti lavorativi in cui il padrone ha finora fatto il bello e cattivo tempo, anche delle piccole conquiste possono restituire agli operai fiducia e convincerli che solo la lotta paga.

 

Ora viene il passaggio più difficile: imporre a TNT e Gesco per i lavoratori sono ancora dentro il magazzino alle dipendenze della nuova cooperativa “Log-Out” l’applicazione integrale del contratto nazionale merci e logistica, che finora è stato letteralmente ignorato e calpestato dai padroni, a partire dalla regolare corresponsione del ticket mensa di 5,29 euro giornalieri e dal pagamento di tutti gli istituti contrattuali al 100% e in base alle ore previste dal contratto.

Forti del risultato di oggi, possiamo finalmente pensare a come passare dalla difesa all’attacco.

 

18/4/2014

 

SI-COBAS NAPOLI