Logistica

Un segnale di controtendenza: quando determinazione ed organizzazione fanno la differenza.

gls

gls

Dopo lo sciopero nazionale del 16/10/14 del settore della logistica indetto dalle nostre OO:SS, gli scioperi e le manifestazioni del 14 novembre e lo sciopero generale del 12 dicembre, la mobilitazione del movimento dei lavoratori della logistica si intensifica lanciando un importante segnale di lotta ed unità a tutti i lavoratori nel paese, sbaragliano gi accordi capestro sottoscritti da CIGIL-CISL-UIL con la Federazione Italiana Trasportatori (FEDIT).

 

La decisione assunta dall’assemblea dei delegati di alcuni dei maggiori operatori del settore (TNT, BRT, GLS, DHL, SDA), svoltasi a Bologna il 30/11/2014, di conquistare i punti espressi nella piattaforma nazionale avanzata dal SI.COBAS e ADL.COBAS ha iniziato a manifestarsi concretamente attraverso una lotta compatta ed organizzata che riesce, attraverso lo sciopero, ad esprimere un importante livello di unità, coordinazione e determinazione in grado di superare le resistenze e gli ostracismi della controparte e di frantumare la gabbia condeferl-padronale nella quale si vorrebbe ricondurre la spinta di lotta ed autorganizzazione di questo segmento del movimento operaio.

Lo sciopero compatto di venerdì 19/12/2014, che ha paralizzato l’attività dalle 00:00 fino alle 06:00 (fine turno) di cinque centri di smistamento della GLS (Roma, Bologna, Piacenza, Verona e Padova) è stata la risposta operaia alla missiva del 10/12/2014 con la quale la GLS si pronunciava sulle richieste avanzate dalla ns piattaforma nazionale di settore.

 

Un pronunciamento valutato del tutto insoddisfacente che seguiva il torto subito il giorno dello sciopero generale del 12 dicembre, quando abbiamo scoperto che nei centri di smistamento di Padova e Verona le cooperative appaltatrici avevano provveduto alla sostituzione dei lavoratori in sciopero con altri lavoratori utilizzati per l’occasione.

 

La decisione di dare una risposta, in questo caso, evidenzia un livello di coscienza che inizia a farsi largo tra fila di questo movimento superando il mero dato economicista della lotta sindacale. I facchini di questi cinque centri di smistamento della GLS, avevano già conquistato buona parte dei punti della piattaforma nazionale (malattia, infortunio, pagamento al 100% degli istituti contrattuali, ticket mensa…), ma hanno ritenuto lo stesso di mettersi in gioco contribuendo alla battaglia più generale che si sta sviluppando nel settore ed oltre, ottenendo un pronunciamento favorevole dalla GLS su tutti i punti avanzati, che sostanziano non solo questioni di carattere sindacali ma anche politiche, come ad esempio il superamento della figura del socio-lavortore ed i limiti espressi da una contrattazione nazionale a perdere portata avanti dal fronte confederale che, rinnovo dopo rinnovo, demolisce tutele, garanzie ed adeguamenti salariali dignitosi.

 

Questo nuovo passo in avanti sarà replicato ed esteso nei prossimi giorni nei maggiori operatori del settore dove le ns OO.SS. sono radicate e pronte allo sciopero in mancanza di un loro pronunciamento soddisfacente. Comunicazioni di apertura ad accogliere le nostre richieste stanno giungengo nel corso delle ultime ore per evitare l’insorgere dello scontro.

Tutti i singoli cobas aziendali sono allertati e pronti alla battaglia e la dove non si dovesse raggiungere un accordo sulla piattaforma sindacale sarà lotta dura.

 

Mentre assistiamo ad una politica istituzionale bipartisan scandita dal Patto del Nazareno che mira a smantellare lo statuto dei lavoratori, la contrattazione nazionale e a schiacciare il criterio di rappresentanza nei luoghi di lavoro in senso autoritario; mentre assistiamo a scioperi generali che non hanno nessuna intenzione di far cadere l’attuale governo Renzi ma vengono utilizzati dai confederali come sfogatoio del malessere dei lavoratori; mentre esplode in maniera eclatante il marciume legato al mondo delle cooperative, crocevia dell’affarismo politico-mafioso senza distinzione di colore e appartenenza; operai fino ieri alla catena iniziano a dare risposte di controtendenza che hanno un valore politico in quanto si posizionano su un terreno che il padronato vorrebbe distruggere.

 

Di seguito riportiamo il contenuto della comunicazione ricevuta dalla GLS in data 19/12/2014:

 

a) SOCI LAVORATORI/DIPENDENTI. Nel condividere la necessità del superamento della figura del socio lavoratore, non siamo in grado ad oggi di definire un percorso che preveda modalità e tempi per il passaggio da socio a dipendente delle imprese appaltatrici. Ci impegniamo comunque ad affrontare in ogni singolo magazzino entro il mese di giugno un confronto volto alla definizione delle modalità e dei tempi di tale operazione, che non dovrà comunque andare oltre il giugno 2016.
b) Essendo interesse delle imprese committenti salvaguardare le professionalità esistenti nei propri siti, sarà previsto che, in occasione di cambio di appalto, l’impresa subentrante – a parità di condizioni di appalto ed a fronte di obiettive necessità operative e produttive – assuma, a parità di condizioni, tutti i lavoratori della gestione uscente. L’impresa subentrante, inoltre, dovrà essere in regola con le normative vigenti in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro e far rispettare la normativa di cio al D.Lgs: 81/08.
c) In relazione di accordi aziendali si precederà nei singoli magazzini ad un ripristino del passaggio di livello iniziale 6J al 5° nel tempo di 18 mesi; verrà previsto un passaggio automatico dal 5° al 4J dopo 6 anni di permanenza dello stesso cantiere e l raggiungimento di obiettivi condivisi di qualità e produttività; per il passaggio dal 4J al 4S si procederà sulla base delle mansioni effettivamente svolte.
d) Nei magazzini nei quali non è ancora stato raggiunto il 100% degi istituti contrattuali a prescindere dalle ore lavorate, si procederà con l’adeguamento al 100% entro e non oltre il mese di marzo del 2015.
e) Nei magazzini nei quali il valore del Ticket risulta essere ancora inferiore ad euro 5,29 si procederà all’adeguamento entro e non oltre il mese di marzo del 2015.
f) Ferme restando le condizioni di miglior favore, verrà garantita l’erogazione integrale al 100% per la malattia a partire dal primo giorno con corresponsione anche della carenza al 100% per un numero di eventi pari a 4 in un anno suddiviso per trimestri.
g) Per quanto riguarda l’infortunio verrà garantita l’erogazione al 100% compresa la carenza a partire dal primo giorno, ad esclusione dell’infortunio in itinere.
h) Disponibilità all’apertura di un tavolo di confronto con committenti e appaltatori per effettuare indagini serie sulla salute e sulla sicurezza nei posti di lavoro.

 

Cordialemente

 

Gruppo Executive Soc. Cons. a.r.l.

***

 

Sindacato Intercategoriale COBAS – Associazione Dirtti Lavoratori COBAS

22/12/2014