Logistica

[BERGAMO] Licenziamenti politici alla GLS? Pronti alla lotta!

Come è noto il Patron della GLS di Bergamo, Silvano De Rui, è un imprenditore ben posizionato ed influente nel territorio Bergamasco non solo per le sue molteplici attività imprenditoriali, ma anche per il suo impegno politico e sociale.

E’ spiacevole constatare che in Arcadia Group srl, titolare di un contratto di franchising con la GLS Italy (General Logistic System) ed operante sul territorio bergamasco, di cui De Rui è socio e amministratore, vigono regole e retribuzioni del personale operante nelle 5 sedi GSL presenti (Bergamo, Albino, Carvico, Treviglio, Cividino), assolutamente arbitrarie e a dir poco inique alle quali si aggiungono condotte sprezzanti e razziste di alcuni responsabili delle sedi, in particolare quella di Albino.
Senza entrare nei particolari, riservandoci di farlo nelle opportune sedi chiamando in causa tutti coloro che hanno una responsabilità diretta ed indiretta in questa vicenda che va avanti da molti anni, ci limitiamo a dire, garbatamente, che essere virtuosi in imprenditoria è troppo facile quando il trattamento retributivo e contributivo del personale, in questo caso in maggioranza immigrato, è fatto in “forma artigianale” senza rispettare i minimi contrattuali e i CCNL più in generale.
Duole constatare, che la GLS Italy non compia i dovuti accertamenti su chi utilizza il suo marchio per fare business e che acconsenta, volente o nolente, che simili situazioni vessatorie perdurino per anni nel silenzio più totale.

Duole altresì constatare, nello specifico, che in aziende che fanno capo allo stimato imprenditore De Rui, presente in una miriade di altre società di vecchia e nuova costituzione ed il cui prestigio è confermato dal fatto che è membro del Sit (Servizi Innovativi Tecnologici) di Confindustria, presidente del Consorzio Dras, presidente dell’Aerec Bergamo (“Accademia per le relazioni economiche e culturali” che raccoglie i maggiori imprenditori del territorio), che è stato membro del “governo ombra” e Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti nel 2014… ci siano simili trattamenti in aperta violazione delle normative vigenti.
Questa situazione cozza apertamente con la veste benefica e sociale che De Rui ha costruito intorno alla sua immagine. I lavoratori associati al Sindacato Intercategoriale Cobas valutano il virtuosismo delle aziende e degli imprenditori che ne sono a capo a partire, in primo luogo, dal trattamento che ricevono sul lavoro. Quando la loro condizione è vessata e si perpetua nel corso degli anni, è difficile pensare all’esistenza di un’entità imprenditoriale benefica, anche se qualche media ne da accenno. Dinnanzi all’imprenditore/benefattore Silvano De Rui, gli operai chiedono oggi non beneficenza ma trattamenti equi e conformi al lavoro che svolgono, sul piano retributivo e contributivo. Sostenuti dal loro sindacato lo chiedono a gran voce non solo a lui ma anche alla GLS, marchio per il quale svolgono il loro lavoro senza esserne diretti dipendenti.

Nella Carta dei valori dell’associazione culturale “Movimento d’Opinione” di ispirazione cattolica di cui Silvano De Rui è vicepresidente campeggia la citazione:
“La civiltà di un popolo si misura dalla sua capacità di servire la vita e di affermare nella società la dignità e centralità dell’uomo, di ogni uomo o gruppo di uomini, fino a comprendere l’umanità intera.”
Scorrendo il testo, in un altro paragrafo, si legge: “Il Movimento di Opinione ribadisce che l’immigrazione è necessaria, inevitabile, e diventa positiva per la società, se avviene in un contesto corretto d’integrazione: chi viene a vivere in Italia deve conoscere e accettare i principi ispiratori della Costituzione, le leggi che regolano la convivenza civile, il rispetto delle nostre tradizioni culturali e della nostra Religione Cattolica”.
Senza scomodare nessuna religione e parlando di DIGNITA’ E CENTRALITA’ DELL’UOMO, IMMIGRAZIONE, INTEGRAZIONE, COSTITUZIONE, CONVIVENZA CIVILE… ci sembra che i valori ai quali il sig. De Rui fa riferimento e di cui si fa divulgatore, cozzino abbondantemente con quello che hanno vissuto e stanno vivendo i lavoratori immigrati in GLS, puniti, oggi, attraverso una palese condotta antisindacale dalla Pospect Società Cooperativa, che gestisce per Arcadia srl le citate sedi GLS, con l’intenzione di licenziarli perché hanno osato dire basta a questo illecito marciume ammantato di mutualità.

Non sappiamo con certezza se, in relazione alla riorganizzazione che GLS sta attuando a livello nazionale, il De Rui rimarrà Patron della GLS di Bergamo o gli attuali assetti sono destinati a subire dei cambiamenti, quello che di sicuro sappiamo è che a fronte di lavoratori che hanno operato per questo marchio anche per oltre dieci anni e che oggi, dopo le vessazioni subite, si vedono ventilare un loro licenziamento squisitamente politico ed antisindacale, il SICOBAS è pronto ad una dura battaglia affinché non si compia un’ulteriore ingiustizia sulla pelle di questi “soci-lavoratori”.
Non accetteremo né 23 né 1 solo licenziamento, così come non accetteremo riassetti dell’appalto che tendano a far fuori chi ha scelto liberamente di aderire al nostro sindacato per rivendicare i suoi diritti negati.

Alla GLS e al De Rui l’invito a stabilire una dialettica sindacale degna di questo nome.
A tutti i nostri associati del sindacato e della filiera l’indicazione ad esser pronti alla mobilitazione e alla lotta.
 
Sindacato Intercategoriale Cobas – Esecutivo nazionale

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