20 settembre, Napoli: centinaia di lavoratori in piazza per il reintegro dei 5 licenziati Fiat.
In occasione dell’udienza in Corte d’appello çhiamata a deliberare sul reintegro di Mimmo Mignano, Antonio Montella, Marco Cusano, Massimo Napolitano e Roberto Fabbricatore a seguito dell’oramai divenuto celebre episodio della finta impiccagione di Marchionne in risposta ai veri suicidi degli operai Fiat Peppe De Crescenzo e Maria Baratto, la città di Napoli ha finalmente visto il ritorno sulle strade di una classe operaia combattiva e fiera di non piegarsi ai ricatti e allo squadrismo padronale.
Una piazza che, come accade oramai da anni a questa parte, é stata ravvivata dal protagonismo del movimento dei facchini della logistica che ogni giorno di più si dimostrano soggetto cardine dell’attuale fase dello scontro di classe e chiave di una possibile e quanto mai necessaria ricomposizione delle lotte reali. In centinaia sono giunti a Napoli da Milano, Bologna, Brescia, Piacenza, Roma sotto le insegne del SI Cobas a manifestare il loro sostegno e la loro fratellanza nei confronti dei licenziati Fiat, rinunciando a ore di lavoro e di salario e sfidando ore e ore di viaggio, in un frangente che vede susseguirsi quotidianamente sciopero e picchetti e all’indomani del tragico omicidio di un loro collega alla Gls di Piacenza.
Altrettanto importante e ben nutrita la presenza del Movimento Disoccupati 7 novembre di Bagnoli, pur alle prese con una difficile vertenza con Comune e Regione e alla vigilia della manifestazione del 23 settembre a Roma in cui potrebbero esserci svolte importanti anche sul tema-lavoro. Degna di nota anche la partecipazione di un ampia delegazione di lavoratori dell’Acinformatica di Roma, che solo cinque giorni fa hanno organizzato sul loro luogo di lavoro una riuscitissima assemblea con Mimmo Mignano e Ascanio Celestini, e degli operai di Melfi, nonché delegazioni di lavoratori e attivisti di USB, della CUB e de “Il sindacato è un’altra cosa” provenienti da diversi luoghi di lavoro e varie parti d’Italia. Il corteo, combattivo e determinato, una volta giunto al tribunale ha inviato un ampia delegazione in aula dove si stava svolgendo il dibattimento.