Primo maggio: all’appello del S.I. COBAS per fare della “giornata internazionale del lavoro” né una festa, né una “lotta a parole” ma una manifestazione di lotta internazionalista e operaia, hanno risposto migliaia di lavoratori e lavoratrici in tutta Italia, innanzitutto gli operai della logistica.
A Milano, circa 1000-1200 operai facchini e autisti hanno partecipato al corteo del primo maggio: insieme ai piú giunti nel capoluogo meneghino dalla provincia e dalla Lombardia, si sono uniti moltissimi compagni e compagne di altre zone del Nord e oltre.
Per l’occasione, era stata indetta la manifestazione nazionale del sindacalismo di base: da soli, gli operai S.I. COBAS hanno totalizzato quasi la metà dei presenti.
Nonostante tale dato numerico indiscutibile e, soprattutto, considerata la vitalità degli operai intervenuti – i quali hanno incessantemente intonato i cori e le parole d’ordine delle lotte della logistica – questa pur compatta avanguardia della classe lavoratrice é stata relegata dietro le prime file, per “decisione unilaterale” e discutibile circa la collocazione dei gruppi nel corteo, aperto da frange di lavoratori e lavoratrici per quanto colorate ben meno agguerrite e vincenti.
Sorattutto, questi operai, con coraggio e sacrificio, son riusciti ad attaccare quel sistema di sfruttamento e repressione nato dalla commistione tra i proprietari di cooperative e industrie, le burocrazie sindacali opportuniste e le autorità delle istituzioni “democratiche”, le forze dell’ordine “a comando” e la magistratura “dei teoremi”: un “capitalismo di provincia” rapace, nei decenni arricchito di a scapito dei territori e delle comunità, sfruttando e opprimendo una classe lavoratrice fino incapace e indifesa fino all’anno scorso del S.I. COBAS e ai primi scioperi vincenti.
L’iniziativa ha inteso manifestare sia l’opposizione a ogni missione militare imperialista, sia la solidarietà con le lotte dei ferrovieri francesi, denunciando altresí l’attacco al diritto di sciopero in atto proprio in questi giorni nel settore dei trasporti attraverso un ulteriore inasprimento della legge 146/90, e invitando lavoratori e utenti del trasporto pubblico a sostenere lo sciopero di 24 ore del prossimo 8 giugno indetto dal sindacalismo di base.
A Torino, almeno cento operai facchini e autisti sono partiti in corteo dalla Barriera di Milano, quartiere proletario e internazionale nel quale il movimento operaio torinese, italiano e europeo ha vissuto alcuni dei momenti più alti della sua storia, dai primi scioperi e cortei proclamati ad inizio ‘900 fino alla stagione dei consigli e delle occupazioni di fabbrica culminata con il “biennio rosso”.
Attraversando le vie e le piazze di questo quartiere operaio e di Aurora e Porta Palazzo, i lavoratori e le lavoratrici autorganizzate insieme a disoccupati e solidali hanno dimostrato la necessità di partire dalle periferie per reagire alla crisi, là dove c’è l’energia per lottare: ovvero, le persone e i loro bisogni.
Dopo circa due ore, il corteo arrivato nel centro della città ha raggiunto piazza San Carlo, congiungendosi al corteo tradizionale ritualmente diviso tra le “alternative” dello spezzone “ufficiale” e spezzone “sociale”, per portare la sua esperienza concreta di solidarietà ed autorganizzazione, a iniziare dalla lotta nei luoghi di lavoro, mettendo al centro gli operai ed il conflitto capitale/lavoro.
Merci che gli operai del S.I. COBAS hanno imparato a bloccare, per far male al padronato cosí attaccandone il sistema, vincendo – con scioperi duri e prolungati – i padroni e i loro sgherri grazie alla necessità e alla fratellanza di una classe operaia in piena, tumultuosa ricomposizione anche in conseguenza dell’emigrazione proletaria e di massa proveniente proprio da quei Paesi maggiormente schiacciati dall’imperialismo dei capitalisti.
Quest’avanguardia di lotta ha partercipanto attivamente alle manifestazioni del primo maggio affinché da mero, tradizionale appuntamento “di spettacolo” si trasformi nuovamente in una giornata davvero internazionalista ed operaia.
Gli operai del S.I. COBAS hanno quindi mandato un messaggio chiaro e potente agli altri lavoratori e alle altre lavoratrici d’Italia: uniti si vince, solo la lotta paga!
Qui sotto, alcuni momenti delle manifestazioni del primo maggio organizzate nelle varie città:
Milano:
– https://www.facebook.com/sicobas.lavoratoriautorganizzati.9/videos/745660722299294/
– https://www.facebook.com/sicobas.lavoratoriautorganizzati.9/videos/745665015632198/
– https://www.facebook.com/sicobas.lavoratoriautorganizzati.9/videos/745677515630948/
Bologna:
– https://www.facebook.com/monzoor.alam.3/videos/1826259154092791/
– https://www.facebook.com/monzoor.alam.3/videos/1826260280759345/
– https://www.facebook.com/monzoor.alam.3/videos/1826259984092708/
– https://www.facebook.com/monzoor.alam.3/videos/1826259280759445/
Napoli:
– http://m.facebook.com/sicobasna.9/
Torino:
– https://www.facebook.com/874133649415693/videos/1006041489558241/
– https://www.facebook.com/874133649415693/videos/1006041962891527/