Il SI Cobas esprime la piena solidarietà con i compagni del Giambellino messi agli arresti domiciliari questa mattina per la loro lotta per il diritto alla casa e l’attività a favore delle famiglie senzatetto,
mentre alcune di queste venivano sgomberate con la forza.
Denunciamo con forza le decine e decine di sgomberi effettuati negli ultimi mesi, che hanno messo sulla strada famiglie, spesso donne sole con bambini, prive di un reddito sufficiente per pagare un
affitto di mercato, e questo non per dare la casa ad altre famiglie, ma per lasciare vuoti gli appartamenti – e spesso rompendo di proposito gli elementi di bagno e cucina per rendere le case
inabitabili. Con i soldi pubblici spesi per questi sgomberi compiuti con vere e proprie operazioni militari sarebbe possibile pagare l’affitto a chi ne ha bisogno, o riparare gli appartamenti rendendoli
abitabili.
Questo è il senso del “Decreto Sicurezza” di Salvini: la sicurezza delle lastre di ferro sulle porte di appartamenti che devono rimanere vuoti per anni, gli arresti per coloro che difendono il diritto a
una casa per tutti, persone costrette a dormire sotto i portici dei palazzi bene – e una fredda mattina qualcuno non si sveglierà più. Anche contro questa criminalizzazione e repressione dell’abusivismo per necessità (e delle lotte di strada, e dell’immigrazione) abbiamo manifestato a Roma il 27 ottobre e il 10 novembre, a Milano il 1° dicembre, e ancora protesteremo, contro questa
legge reazionaria, razzista e classista di oppressione dei proletari e delle loro lotte.
Da perseguire sono non gli attivisti del Comitato Abitanti del Giambellino, ma gli amministratori dell’ALER e della Regione Lombardia, che a Milano assegnano solo qualche centinaio di appartamenti l’anno di fronte a decine di migliaia di richieste, e tengono vuote e lasciano decadere ben 8 mila abitazioni pagate con i contributi dei lavoratori, per condurre speculazioni immobiliari. È anche per dare “sicurezza” alla perpetrazione di questi misfatti che Lega e 5Stelle hanno varato il decreto Salvini.
In queste settimane in Francia i gilets jaunes hanno dato espressione alla giusta collera (ora… dopo quattro settimane, lo ammette lo stesso presidente Macron) di ampi settori della popolazione, in gran parte lavoratori dipendenti, contro il peggioramento delle condizioni di vita, e hanno costretto il governo a una retromarcia e prime concessioni. Il SI Cobas dà la propria solidarietà attiva a questo movimento e alle sue rivendicazioni proletarie. Questo governo gialloverde merita la stessa giusta collera dei lavoratori italiani per le sue misure reazionarie, di fronte a un peggioramento in corso delle condizioni salariali e occupazionali, che smentisce le promesse di Di Maio e Salvini. Ancora nei giorni scorsi le operaie e gli operai di Italpizza con una lotta decisa hanno respinto la repressione padronale resistendo all’aggressione della polizia. ù
Lottiamo uniti contro la repressione, delle lotte operaie e di quelle per la casa!
Lottiamo uniti contro la repressione, delle lotte operaie e di quelle per la casa!
Libertà per gli arrestati del Giambellino!
ggg