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[ZARA] Basta licenziamenti con la scusa del Covid: sciopero dei lavoratori e proteste dai negozi nelle città

ZARA LADRA DI DIRITTI!

BASTA LICENZIAMENTI CON LA SCUSA DEL COVID, BASTA SFRUTTAMENTO E PRECARIETÀ

Napoli, Bologna, Torino, Roma, Bari: nuovo sciopero dei lavoratori Zara e protesta dai negozi Zara, con tanti presidi di protesta dei lavoratori e solidali in lotta nelle città di tutta Italia.

La multinazionale d’abbigliamento Zara – il cui proprietario Ortega è uno dei capitalisti più ricchi del mondo, con un patrimonio di 65 miliardi di dollari – lascia per strada non solo in Italia centinaia di lavoratori gettandoli sul lastrico con le loro famiglie.

Dopo anni di sfruttamento con appalti sulla pelle degli operai addetti alle pulizie e alla logistica, contratti al ribasso, paghe misere, orari indegni e discriminazione anti-sindacale, ora Zara prova a buttarli via usando questi lavoratori come una merce, per guadagnare ancora più profitto: ma noi siamo persone e dobbiamo vivere!

Reintegro immediato per tutti i lavoratori licenziati!

NOI LA VOSTRA CRISI NON LA PAGHIAMO…

PAGHINO I PADRONI!

Lavoratori Zara S.I. Cobas


BOICOTTA
DOMENICA 19 LUGLIO

Il cambio appalto INDITEX ZARA coinvolge centinaia di lavoratori.

Ad oggi solo una parte di loro è riassorbita dalle aziende subentranti nel perimetro dell’appalto pulizie, mentre per tutti coloro che si occupavano della movimentazione delle merci non è designato alcun prosieguo.

Centinaia di persone che finiranno per strada, se non si trovano delle soluzioni!

Nel frattempo, qualcuna delle aziende subentrate nel perimetro pulizie su tutto il
territorio Nazionale, pensa di poter utilizzare i lavoratori come pedine, come oggetti
da utilizzare a propria comodità; ancora ci sono lavoratori non assunti con scuse
veramente vergognose, del tipo: “ma prima erano inquadrati con un CCNL
inadeguato!” o ancora “ma non hanno il certificato di idoneità alloggiativa!”.

Aziende che fatturano milioni di euro l’anno, per le quali la sola cosa che conta è stabilire chi comanda.

Il gruppo INDITEX di cui ZARA è capofila, ha comunicato che chiuderà migliaia di
negozi in tutto il mondo, perché ha avuto una flessione del fatturato e parliamo di un fatturato di oltre 20 miliardi di euro annui: la vita di un lavoratore, con la sua famiglia, conta sicuramente meno delle oscillazioni in borsa delle quote di Inditex, che utilizza il paravento del COVID per chiudere e licenziare pur di mantenere a 20 miliardi il proprio fatturato.

Perciò tanto rispetto alle prospettive occupazionali quanto alla chiusura dei
rapporti di lavoro, c’è una grande preoccupazione tra tutti i lavoratori, soprattutto
perché laddove si è verificata la chiusura di un punto vendita, ai lavoratori è stata
proposta come unica soluzione applicabile quella di spostarsi da una regione
all’altra sostenendo l’impossibilità, data la natura dell’appalto, a ricollocarli in altri
punti vendita presenti sul territorio provinciale di competenza.

La tipologia di cambio appalto, così come strutturata, non è adeguata a consentire
una piena tutela dei lavoratori coinvolti: CHIEDIAMO CON FORZA CHE VENGA
RIVISTO!

Chiediamo l’assunzione dei lavoratori rimasti fuori ma aventi diritto per
l’appalto pulizie!

Chiediamo che i lavoratori siano rispettati e che non si creino discriminazioni tra essi in base a quale ditta li ha assunti!

NON SIAMO OGGETTI, NON SIAMO SERVI, NON SIAMO CARNE DA MACELLO!

S.I. Cobas