CobasIn EvidenzaLogistica

[ITALIA] Ccnl Logistica, Trasporto merci e Spedizioni: organizziamo una risposta decisa alle provocazioni padronali

ORGANIZZIAMO UNA RISPOSTA DECISA ALLE PROVOCAZIONI PADRONALI

Il contratto nazionale del Trasporto Merci, Spedizioni e Logistica è scaduto dal dicembre del 2019, e non solo al momento non si è aperto alcuno spiraglio nel riconoscere anche le nostre due OO.SS. al tavolo nazionale, ma nell’ultimo incontro del 23 febbraio con i sindacati confederali le Associazioni padronali si sono presentate con una loro “piattaforma rivendicativa”, nella quale viene manifestata l’esplicita volontà di cancellare buona parte delle conquiste che sono state il frutto delle lotte che come Si Cobas e Adl Cobas abbiamo costruito assieme negli ultimi dieci anni.

In particolare, multinazionali della logistica e del trasporto merci, società di corrieri di livello nazionale,  grandi associazioni cooperativistiche (lega coop, Confcooperative), insomma tutto il mondo della logistica vuole rinnegare gli accordi sottoscritti, con le seguenti richieste:

1 – Si vogliono ridurre i diritti sindacali (teniamo presente che già per le sigle dei sindacati conflittuali non esisterebbero diritti sindacali, ma li abbiamo conquistati con la lotta);

2- Si vuole rivedere l’art. 42 che riguarda i cambi di appalto. La cosiddetta “clausola sociale” che abbiamo per primi conquistato nel 2015 con gli accordi siglati con Fedit, che ha significato che in caso di cambio di appalto, tutti i lavoratori presenti in un determinato magazzino hanno diritto di passare alla nuova azienda mantenendo tutti i diritti acquisiti;

3 -Si vogliono tagliare ulteriormente le integrazioni per malattia, dopo che, per moltissimi anni i soci di cooperative avevano solo la copertura al 50 % della malattia ad esclusione dei primi tre giorni, e dopo che con dure lotte abbiamo conquistato il diritto ad ammalarsi e poter sopravvivere.

4 -Si vuole incrementare il lavoro precario attraverso l’utilizzo di lavoratori a chiamata, stagionali e in “staff leasing” che vuol dire essere a disposizione dell’azienda senza avere certezze su quanto si lavora e dove si lavora;

5- Per il personale viaggiante, viene richiesta una ulteriore flessibilità;

6- Nonostante il fatto che, già nell’ultimo contratto nazionale sottoscritto da CGIL CISL e UIL ci fosse già l’impegno a garantire  il regolare approvvigionamento dei beni, comprendenti, oltre al trasporto, l’intera filiera della logistica, dalla movimentazione al deposito, alla conservazione, anche di prodotti di prima necessità – il che stava significare che non si sarebbe potuto scioperare in magazzini agroalimentari – nella richiesta delle associazioni padronali, si vorrebbe limitare  ulteriormente il diritto di sciopero.

7 -Si vorrebbe inoltre avere mano libera nel disdire gli accordi di secondo livello, per intenderci, tutti quegli accordi che ci hanno portato a conquistare condizioni contrattuali ed economiche migliorative rispetto ai contratti nazionali.

Ciò detto è evidente che, al di là di quello che poi scaturirà realmente dalle trattative e non avendo sentito al momento alcuna voce discordante, presenti al tavolo,  queste “rivendicazioni” sono  di per sé una gravissima provocazione che si inquadra in un contesto che ha visto tutti i lavoratori e le lavoratrici della logistica operare ininterrottamente per tutto il periodo della pandemia, pagando un prezzo altissimo in termini di morti e di ammalati di Covid. Un periodo nel quale i padroni della logistica si sono avvantaggiati della pandemia accumulando enormi profitti.

A QUESTO PUNTO NON POSSIAMO STARE ALLA FINESTRA, MA, COME ABBIAMO SEMPRE FATTO, DOBBIAMO FAR CAPIRE BENE ALLA CONTROPARTE PADRONALE CHE UNA “PIATTAFORMA RIVENDICATIVA” DI QUESTO TIPO EQUIVALE AD UNA DICHIARAZIONE DI GUERRA.

NON POSSIAMO ACCONTENTARCI DI ESPRIMERE SDEGNO: DOBBIAMO ORGANIZZARE UNA RISPOSTA FORTE E COMPATTA PER FAR RIMANGIARE AI PADRONI QUESTA IGNOBILE PROVOCAZIONE, IMPORRE LA PRESENZA AL TAVOLO NAZIONALE DI CHI RAPPRESENTA UNA BUONA FETTA DELLA LOGISTICA E CHIEDERE UN RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE CHE SAPPIA ACCOGLIERE LE RIVENDICAZIONI CHE DA TEMPO ABBIAMO PRESENTATO.

PER QUESTI MOTIVI PROPONIAMO DI INCONTRARCI TRA TUTTI/E DELEGATI/E DELLA LOGISTICA IN UNA ASSEMBLEA ON LINE VENERDI’ 12 MARZO, PER VALUTARE ASSIEME L’IPOTESI DI ANDARE AD UNO SCIOPERO NAZIONALE NELLA GIORNATA DEL 26 MARZO, IN CONCOMITANZA CON LA MOBILITAZIONE NAZIONALE DEI RIDERS CHE RIVENDICANO DIRITTI ALL’INTERNO DEL CONTRATTO DELLA LOGISTICA.

S.I. Cobas e Adl Cobas