A CHI FA MALE LA VERITÀ?
#PiazzaPulita ha portato sulla TV una realtà che ogni pratese conosce: il distretto si regge sullo sfruttamento selvaggio di migliaia di operai migranti e sull’illegalità.
E’ il “segreto di pulcinella” che finalmente viene raccontato apertamente, come merita.
La “levata di scudi” contro LA7 mostra chiaramente l’omertà e le complicità che in questi 20 anni hanno permesso che a Prato si tornasse a lavorare come più di 100 anni fa, con turni di 12 ore al giorno per 7 giorni la settimana, senza diritto a malattie, riposi e ferie.
Non ci stupisce che Confindustria abbia richiesto la rimozione del servizio e minacciato azioni legali.
Non esiste un “distretto buono” e un “distretto illegale”.
Le fabbriche dello sfruttamento lavorano molto spesso come “terziste” per conto di noti e rispettabili marchi dell’abbigliamento, in un processo produttivo che sempre più appalta e frammenta le varie fasi della lavorazione.
Un sistema che garantisce prima di tutti ai “big” bassi costi di produzione. Non sono alcune aziende ad essere “marce”, ma le intere filiere della moda e dell’abbigliamento.
Il Sindaco Biffoni si mostra più preoccupato del “danno di immagine” per “la città” che delle condizioni in cui lavorano migliaia di operai che nella sua città vivono e pagano le tasse.
Si deve vergognare.
Prendiamo atto che il Sindaco ha trovato il tempo per “protestare” contro un’emittente televisiva che ha avuto il coraggio di raccontare questa realtà mentre da 120 giorni non trova il tempo di incontrare i lavoratori che denunciano lo sfruttamento selvaggio ai cancelli della Texprint.
Le sue parole sono offensive prima di tutto verso chi subisce questa condizione.
Il velo è stato squarciato.
E’ questa la più grande vittoria degli operai che da tre anni lottano per abolire questo sistema di sfruttamento, molto spesso venendo trattati dalle istituzioni alla stregua di criminali.
S.I. Cobas Prato e Firenze