NUOVO SCIOPERO DEI RIDERS JUST EAT A ROMA!
ALZIAMO LA TESTA PER SALARIO, DIRITTI, DIGNITÀ!
In seguito alle mobilitazioni e agli scioperi di Torino, Genova, Monza e Bologna, i lavoratori e le lavoratrici di Just Eat sono scesi di nuovo in campo per una ulteriore giornata di lotta sabato 29 Gennaio.
L’appuntamento si è tenuto in piazza Re di Roma dove c’è stato un presidio promosso dal sindacato S.I. Cobas.
Al centro dello sciopero la presentazione della piattaforma nazionale a Takeaway.com con una richiesta di incontro per arrivare alla risoluzione degli innumerevoli problemi che i ciclofattorini vivono sulla propria pelle.
Come capitato anche negli scorsi mesi, l’azienda si nasconde dietro un muro di silenzio, ignorando le legittime richieste e non rispondendo alle innumerevoli sollecitazioni poste dai lavoratori.
Questa situazione è inaccettabile. Per questo motivo oggi si mobiliteranno ridersi di Just Eat da tutta la città.
Di seguito le rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici in lotta:
1) Applicazione integrale del CCNL Logistica e Trasporti con il riconoscimento immediato per la figura dei riders del livello G1, la maturazione ROL e permessi al 100%, il riconoscimento della tredicesima e quattordicesima mensilità calcolata sulle ore contrattuali, il riconoscimento delle maggiorazioni previste da contratto per il lavoro festivo, notturno e straordinario;
2) La ricontrattazione del rimborso chilometrico e del Premio di Valorizzazione in scadenza al 31 Dicembre 2021, concordando un aumento del bonus e la diminuzione del numero di consegne mensili per il riconoscimento della maggiorazione sul premio che tenga conto anche del monte ore contrattuali;
3) La re-introduzione della suddivisione in zone dei territori cittadini e metropolitani;
4) L’apertura di un tavolo con la nostra organizzazione sindacale e le rispettive RSA sul rispetto delle disponibilità fornite dai lavoratori, sulla turnazione, sull’equa distribuzione del lavoro supplementare/straordinario, sulla rimodulazione dei monte ore contrattuali;
5) La consegna di mezzi di trasporto e di adeguata strumentazione (smartphone aziendale, supporto smartphone per manubrio, power-bank) forniti dall’azienda per tutto il personale in forza con l’istituzione di hub che permettano il ritiro restituzione a inizio/fine turno;
6) Il coinvolgimento della nostra O.S. e delle rispettive RSA nella valutazione delle condizioni di sicurezza dovute al maltempo e lo stop dell’attività con mantenimento del turno e della retribuzione oraria in caso di eventi metereologici che mettano a rischio l’incolumità dei dipendenti e non consentano oggettivamente di effettuare consegne;
7) La consegna immediata del set da lavoro invernale a tutto il personale in forza;
La regolare consegna di DPI (una mascherina chirurgica ogni 4 ore di servizio o una FFP2 ogni 8 ore) agli starting-point, ritiro dei caschi ad oggi distribuiti per sostituzione con caschi a norma e impegno dell’azienda a farsi carico delle spese per test covid-19 in caso di aumento dei contagi fra il personale a tutela dei dipendenti Takeaway.com, del personale dei ristoranti e dei clienti;
9) La cessazione della pratica di immediata cancellazione arbitraria del turno in caso di presunta violazione delle norme disciplinari, non contenuta in nessun accordo o regolamento, in aperta violazione dell’art. 7 legge 300/1970 quinto comma che prevede che i provvedimenti disciplinari più gravi del rimprovero verbale non possano essere adottati prima che siamo trascorsi 5 giorni dalla contestazione dell’addebito;
10) La rimozione dell’opzione di consegna al piano, pericolosa per il furto dei mezzi e per il rischio di contagio;
Per salario, diritti, salute e dignità.
Contro gli accordi truffa firmati da Cgil-Cisl-Uil.
Per migliorare nettamente le nostre condizioni di vita e di lavoro.
Anche contro le multinazionali si può lottare, si può alzare la testa.
Uniti si vince!
31 gennaio
S.I. Cobas