CINQUE GIORNI DI SCIOPERO ALLA IRON&LOGISTICS
Tocca uno, tocca tutti
Basta attacchi al sindacato, l’azienda vengo al tavolo.
Comunicato stampa
Quinto giorno di sciopero ieri alla Iron&Logistics di via Ciulli a Prato.
Per quattro notti i lavoratori hanno dormito davanti ai cancelli dove è stato allestito un presidio 24h.
Cosa sta succedendo?
Lo scorso venerdì l’azienda aveva comunicato la sospensione non retribuita di cinque giorni ad uno degli Rsa (rappresentanti sindacali aziendali) SI Cobas.
La sospensione – illegittima da ogni punto di vista – è stata fondata su accuse false ed infondate.
Un becero attacco alla presenza del sindacato in fabbrica.
Un attacco contro gli chi ha lottato in azienda contro i gravi e cronici ritardi nel pagamento degli stipendi e per difendere il diritto ai giusti inquadramenti contrattuali.
Già da lunedì – giorno in cui il delegato non sarebbe potuto entrare in fabbrica – tutti gli iscritti al sindacato hanno deciso di entrare immediatamente in sciopero.
Chiedendo così la revoca della sospensione al delegato e la convocazione urgente di un tavolo con l’azienda.
L’azienda non solo non ha revocato la sospensione – gravemente illegittima – ma ha chiuso la possibilità di qualsiasi dialogo.
I lavoratori hanno quindi deciso di proseguire ad oltranza.
Finchè non sarebbe rientrato il delegato sindacale, in fabbrica non sarebbe entrato nessuno.
E così è stato fino ad oggi, ultimo giorno di sospensione del Rsa.
I lavoratori hanno dato grande prova di solidarietà ed unità.
Durante questi giorni di sciopero, altri sette iscritti al sindacato hanno ricevuto altrettante contestazioni disciplinari. Una più infondata dell’altra.
Ad uno di loro, affetto da gravi patologie certificate, viene contestato di “millantare” (!) problemi di salute.
Sarebbe “colpevole” di aver osservato le prescrizioni mediche che gli impediscono di svolgere determinate mansioni.
Insomma, si sta oltrepassando ogni limite di decenza.
Ma non sono fulmini a ciel sereno.
Da questa estate l’azienda ha deciso la rottura unilaterale delle relazioni sindacali. Da mesi tutte le richieste incontro di sindacato ed Rsa – formalmente costituita e riconosciuta dall’azienda – vengono respinte.
E resta da capire perchè una parte dei dipendenti – quelli non iscritti al sindacato – abbiano scoperto dalle ultime buste paga di non essere più dipendenti della Iron&Logistics bensì della Iron Group (società “parallela” controllata al 100% dal medesimo socio unico della Iron&Logistics).
Spiegazioni che l’azienda, ad oggi, si rifiuta di dare.
Da lunedì l’azienda dovrà decidere sui procedimenti disciplinari avviati contro gli iscritti al sindacato.
Lunedì tutti i lavoratori rientreranno al lavoro, dopo aver trascorso fuori al cancelli tutti e cinque i giorni di sospensione ingiustamente irrogati al delegato sindacale.
E’ forte la sensazioni che si voglia continuare in una linea antisindacale fino ad arrivare a “liberarsi” dei lavoratori più scomodi e del sindacato.
All’azienda la scelta: fare la guerra al sindacato ed ai propri lavoratori, oppure sedersi ad un tavolo e ripristinare normali e corrette relazioni sindacali.
1 ottobre
SI Cobas Prato