Riceviamo e pubblichiamo questo contributo dai compagni della redazione Il Pungolo Rosso, già disponibile sul loro sito (vedi qui):
Regno Unito.
Alla lotta contro la nuova minaccia della destra ai nostri scioperi!
di Charlie Kimber
Ancora notizie allarmanti per i lavoratori dal “favoloso mondo del dopo Brexit” [vedi le precedenti puntate], quello in cui – stando alle visioni degli iper-nazionalisti di destra e “di sinistra” – i proletari britannici avrebbero recuperato alla grande le posizioni perdute per colpa dell’associazione britannica alla UE: il governo Sunak sta armeggiando freneticamente con team specializzati e altri arnesi (a cominciare dalla stampa di Murdoch) per spezzare la catena degli scioperi proclamati e in programma tra dicembre e gennaio prossimo.
Come informativa utile riprendiamo un articolo dal Socialist Worker del 6 dicembre. L’articolo, francamente, è un po’ fiacco, in specie verso le dirigenze sindacali che hanno la responsabilità di mantenere separati scioperi che hanno come rivendicazione fondamentale comune quella degli aumenti salariali necessari a recuperare l’inflazione, che nel favoloso paese del post-Brexit è la più alta di Europa. Anche se non manca di dire che alla centralizzazione delle forze nemiche bisognerebbe rispondere con la concentrazione delle forze dei lavoratori in lotta. Ecco il punto essenziale! In ogni caso ciò che possiamo registrare è la disponibilità dei lavoratori di diversi settori a scendere in campo – che, come vediamo qui in Italia, non è da darsi mai per scontata.
E l’altro elemento essenziale da fissare in mente è che i due paesi occidentali che al momento sono i più scatenati nell’alimentare la sporca guerra in Ucraina sono gli stessi all’avanguardia nell’aggressione agli scioperi – arma fondamentale di lotta della classe operaia e del proletariato – con l’Italia di Mattarella/Meloni che scalpita per superarli. Guerra esterna e guerra di classe dall’alto all’interno si tengono perché il bersaglio è lo stesso: la massa degli sfruttati.
E di questa guerra fanno parte anche le manovre divisive e le iniziative corporative, come nota Kimber, non soltanto quelle repressive. Prendiamone nota.
Redazione Il Pungolo Rosso
I conservatori e i padroni stanno organizzando nuovi attacchi agli scioperanti.
Il nostro schieramento deve intensificarsi per affrontare la sfida.
Le classi dirigenti cercano di imporre la loro volontà con una combinazione di forza e frode – e i Tories stanno usando entrambi i mezzi contro l’attuale ondata di scioperi. Hanno aumentato le minacce di leggi ancora più antisindacali, di “poteri di emergenza” e licenziamento per gli scioperanti.
I ministri stanno preparando una forza di crumiraggio. Il governo ha dichiarato che circa 2.000 soldati, dipendenti pubblici e volontari, tra cui autisti di ambulanze e vigili del fuoco, si stanno addestrando per vari ruoli [a questo scopo].
Il quotidiano The Sun ha annunciato sabato: “Rishi Sunak sta valutando nuovi poteri di emergenza per interrompere un inverno di scioperi. Il numero 10 ha detto ai ministri di fornire più opzioni per interrompere i tentativi coordinati dei sindacati di paralizzare la Gran Bretagna”.
L’articolo continuava in questo modo: “Le misure si aggiungerebbero alla legislazione attualmente all’esame del Parlamento per garantire un livello minimo di servizio nei giorni di sciopero in settori chiave, come quello ferroviario. Questo pacchetto potrebbe includere la possibilità per i capi di sostituire più facilmente gli scioperanti in modo permanente“.
Il Times, un altro giornale dell’impero mediatico di Rupert Murdoch, afferma che se i Tories vogliono recuperare elettoralmente, devono dimostrare di saper affrontare le questioni più importanti. E aggiunge che “non c’è sfida più urgente di quella di evitare l’ondata di scioperi che minaccia di paralizzare ampie fasce del settore pubblico e privato”.
Secondo il Times, obbligare i lavoratori a gestire i servizi ferroviari nei giorni di sciopero potrebbe essere accompagnato da “pesanti multe per i sindacati che non rispettano le loro richieste”. C’è un “argomento per estendere i requisiti minimi di servizio a settori come quello infermieristico”. E sarebbe pericolosamente compiacente verso di loro pensare che i conservatori si limitino a fare retorica sulle leggi antisindacali per compiacere i loro sostenitori.
Un governo che ha fatto approvare misure per limitare le proteste e criminalizzare le azioni dirette dei manifestanti ambientalisti è perfettamente in grado di inasprire le leggi contro gli scioperanti.
Allo stesso tempo il governo cerca di apparire “ragionevole” e aperto agli accordi. Sa di essere in grave difficoltà e di avere solo una base di sostegno molto sottile. Nelle recenti elezioni parziali di Chester, gli elettori hanno votato con uno scarto del 14% contro il governo, ciò che è sufficiente per far diventare primo ministro il leader laburista Keir Starmer.
Il voto dei Tory è crollato di 16 punti percentuali rispetto al 2019, nel primo verdetto su Sunak come primo ministro.
L’esperto di elezioni John Curtice ha scritto: “Il risultato a Chester è coerente con il messaggio dei sondaggi, secondo cui i conservatori sono ora in un profondo buco elettorale”. Così il gabinetto Tory spera di isolare e intimidire alcuni scioperi, e in altri di convincere i leader sindacali ad accettare accordi scadenti, che sono ancora ben al di sotto dell’inflazione.
L’accordo proposto per il gruppo BT ne è un esempio. E i ministri probabilmente preferirebbero evitare di affrontare i lavoratori del servizio sanitario nazionale.
Che il metodo sia quello della forza o della frode, per i lavoratori non è il momento di ritirarsi. Gli iscritti ai sindacati devono fare pressione sui loro leader sindacali per intensificare e unificare l’azione.
Sciopero per sfidare il governo Tory
C’è un sostegno massiccio agli scioperi, come quelli programmati dagli infermieri giovedì prossimo e il 20 dicembre e dagli operatori delle ambulanze il 20 e 21 dicembre. Devono diventare un punto di riferimento per l’intera classe operaia e un trampolino di lancio per un’azione più ampia e prolungata. E dovrebbero essere d’ispirazione per altri luoghi di lavoro in cui iniziare la lotta.
Se i conservatori presenteranno nuove leggi antisindacali, sarà un motivo in più per indire altri scioperi collettivi per gli oltre 500.000 lavoratori delle ferrovie, delle comunicazioni, della sanità, dell’istruzione e di altri settori che hanno superato lo strike ballot[la soglia di voti necessaria per poter indire uno sciopero].
Rishi Sunak ha creato un team speciale per coordinare la risposta del governo agli scioperi. Ha incaricato il ministro dell’Ufficio di Gabinetto Oliver Dowden di preparare piani di emergenza [c’è sempre un’emergenza da fronteggiare – n.] per far fronte a un’ondata di scioperi, anticipare quelli futuri e supervisionare l’approccio dei ministri.
La loro parte si sta centralizzando e organizzando.
Anche la nostra dovrebbe farlo.
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Scioperi previsti, e quando
Ecco gli scioperi nazionali che i sindacati hanno annunciato o si prevede annunceranno.
Venerdì 9 dicembre
115.000 lavoratori della Royal Mail. Manifestazione nazionale dalle 13.00 alle 15.00, Piazza del Parlamento. Marcia verso la manifestazione, raduno alle 10.30 all’ufficio di smistamento di Mount Pleasant.
Domenica 11 dicembre
40.000 lavoratori ferroviari del sindacato RMT occupati presso Network Rail e altre 14 aziende. Inizia l’azione sezionale del sindacato dei lavoratori del servizio pubblico PCS. Per l’elenco completo degli scioperi PCS visitare bit.ly/PCSout2022
Mercoledì 14 dicembre
40.000 lavoratori delle ferrovie, 115.000 lavoratori della Royal Mail
Giovedì 15 dicembre
115.000 lavoratori della Royal Mail, gli infermieri dell’RCN scioperano in diversi ospedali della Gran Bretagna. L’elenco delle realtà coinvolte è disponibile su bit.ly/RCNout2022
Venerdì 16 dicembre
40.000 lavoratori delle ferrovie
Sabato 17 dicembre
40.000 lavoratori delle ferrovie
Martedì 20 dicembre
Sciopero del sindacato degli infermieri RCN. L’elenco delle realtà coinvolte è disponibile su bit.ly/RCNout2022
Questo giorno è anche la data probabile dello sciopero di 10.000 lavoratori delle ambulanze del sindacato GMB. Per i nove principali enti interessati, consultare bit.ly/GMBout2022
Mercoledì 21 dicembre
Data probabile dello sciopero dei lavoratori delle ambulanze iscritti al sindacato Unison. I reparti interessati sono Nord Ovest, Yorkshire, Londra, Sud Ovest e Nord Est.
Giovedì 22 dicembre
1.000 addetti alle pulizie delle ferrovie iscritti al sindacato RMT
Venerdì 23 dicembre
115.000 lavoratori della Royal Mail e 1.000 addetti alle pulizie ferroviarie iscritti al sindacato RMT
Sabato 24 dicembre
115.000 lavoratori della Royal Mail
Sabato 31 dicembre
1.000 addetti alle pulizie ferroviarie iscritti al sindacato RMT
Ci saranno anche le votazioni per lo sciopero della Chartered Society ofPhysiotherapy e del Royal College of Midwives si chiuderanno il lunedì successivo.
Potrebbero entrare in azione a gennaio se il voto sarà favorevole.
Altri sindacati, tra cui FBU, NEU e NASUWT, stanno votando per possibili scioperi il prossimo anno.