Comunicato stampa
Prosegue da tre giorni lo sciopero in Dhl!
Prosegue da venerdì scorso lo sciopero dei facchini della Dhl di Piacenza, che si sono mossi coordinandosi con i colleghi di tutto il nord Italia contro le ipotesi di ristrutturazione avanzate dal colosso tedesco del trasporto merci.
La divisione italiana di Dhl era stata commissariata la scorsa estate dal Tribunale di Milano, dopo che lo stesso aveva scoperto un’ingente evasione fiscale di svariati milioni di euro messa in atto ai danni dell’erario pubblico.
Tale dinamica era denunciata da anni dal S.I. Cobas, sindacato maggiormente rappresentativo all’interno della catena, mentre con dure lotte si erano conquistati accordi migliorativi di secondo livello che avevano quasi raddoppiato gli stipendi degli operai.
Nel mese di agosto 2022, tuttavia, l’amministrazione temporanea di Dhl ha annunciato un piano di internalizzazione volto ad eliminare un “gradino” nella filiera datoriale.
Tutto bello, e precisamente ciò che il S.I. Cobas rivendica da anni.
Peccato che in coincidenza delle internalizzazioni sia stato annunciato anche il taglio degli accordi migliorativi strappati dal S.I. Cobas e l’istituzione della cosiddetta “flessibilità”, ovvero un regime di stipendio ridotto a parità di orario alquanto discutibile in quanto fondato su valutazioni perlomeno aleatorie dello stato aziendale.
Oltretutto, tale regime e il taglio degli accordi migliorativi sono stati concordati con i sindacati confederali (quasi del tutto assenti nella catena) e non con il principale sindacato scelto dagli operai, appunto il S.I. Cobas.
Siamo a favore delle internalizzazioni, ma a condizione che queste non compromettano gli accordi di miglior favore raggiunti negli anni e costati dure lotte.
Tutta la filiera Dhl ha quindi deciso di scendere in sciopero, e anche a Piacenza gli operai si sono mossi scioperando e mettendo in crisi il lavoro del magazzino.
Dhl, messa in ginocchio dalla forza del S.I. Cobas, ha inviato questa mattina una richiesta di incontro per mercoledì, ma gli operai hanno deciso di proseguire e protrarre lo sciopero sino a che non vi sarà una garanzia scritta che metta al sicuro i trattamenti migliorativi ed elimini il regime di “flessibilità” avviato in coincidenza delle internalizzazioni, che determina paghe troppo basse per fronteggiare le più elementari necessità dei lavoratori.
Il S.I. Cobas sarà a fianco degli operai Dhl fino alla piena conquista dei loro diritti, perché non è possibile che nel mondo del lavoro italiano un passo avanti corrisponda sempre a “due indietro” grazie alla complicità delle burocrazie confederali.
S.I.Cobas Piacenza