DUE GIORNI DI SCIOPERO NELLA FILIERA SDA
OTTENUTE TUTTE LE RIVENDICAZIONI
Uno sciopero di dimensioni nazionali durato due giorni ha messo in ginocchio Sda, il colosso logistico delle Poste italiane.
La lotta operaia ha dimostrato una determinazione che da mesi non vedevamo tra le nostre fila: blocco al 100% dei magazzini, in particolare nelle regioni a densità maggiore di logistica.
La partecipazione di massa dei lavoratori ha costretto l’azienda, dopo 6 ore di trattativa con la nostra delegazione, a cedere di fronte alla forza del sindacato e concedere tutte le richieste che avevamo presentato nella piattaforma sindacale (e già da tempo discusse inutilmente).
Il freddo, le difficoltà di spostamento, le leggi antisciopero e altre problematiche non hanno impaurito o sfiancato i facchini, i quali anzi si sono resi protagonisti di una lotta potente e meravigliosa che ha visto una grande partecipazione di operai, giovani e immigrati.
L’oscurità delle due notti di sciopero non ha nascosto la diversità di colore delle pelle di questi lavoratori: arrivati da ogni continente dopo esser dovuti partire dalle loro terre impoverite e martoriate perchè dominate o controllate dai paesi imperialisti.
Allo stesso tempo, il luccichio dei falò accesi dai cancelli ha mostrato la loro comunanza nei picchetti dove sono risuonato parole d’ordine combattive gridate da tutti con identica rabbia contro padroni e governo – “se toccano uno toccano tutti”, “sciopero oggi, sciopero domani” – come lavoratori dimostrandosi uniti e organizzati di fronte al nemico borghese, manifestando l’orgoglio di appartenere alla classe proletaria di tutti i paesi del mondo: “il proletariato non ha nazione, internazionalismo rivoluzione”.
Gli stessi slogan internazionalisti gridati sui luoghi di lavoro il 17 novembre, nello sciopero di solidarietà per la resistenza dei palestinesi aggrediti e massacrati dallo stato d’Israele (sostenuto dai più importanti paesi imperialisti occidentali, orientali e arabi) con una guerra colonialista e una propaganda nazionalista.
Gli stessi slogan anticapitalisti gridati in piazza nella manifestazione del 18 novembre a Bologna per solidarietà con il proletariato oppresso e le masse povere in Palestina, per denunciare e contrastare il ruolo imperialista dello stato italiano i cui padroni e governo sono non solo corresponsabili della guerra portata avanti dall’Ucraina al Medio Oriente, ma nel nostro paese portano avanti l’economia di guerra aggravando le politiche borghesi e antioperaie che aumentano sfruttamento e repressione contro la classe lavoratrice peggiorando le condizioni di lavoro e di vita di milioni di persone.
Questa vincente lotta nei magazzini di Sda per difendere un interesse economico è avvenuta un mese dopo, ma la radicalizzazione dello scontro in senso più generale e politico con la capacità di condurlo fino in fondo hanno tratto forza da quella lotta di sciopero e manifestazione a novembre per solidarietà internazionalista e con prospettiva anticapitalista.
Tattica e determinazione hanno dato il risultato cercato: dopo due giorni di blocco dei principali magazzini della filiera nazionale Sda, colpendo le Poste nel picco di attività del commercio natalizio, sono state ottenute tutte le rivendicazioni della nostra piattaforma che i padroni (committenza e fornitori) hanno dovuto accettare perchè gli operai riprendano il loro lavoro che garantisce la circolazione delle merci per tutti e produce la ricchezza dell’azienda.
VIVA LA LOTTA DI CLASSE
VIVA LO SCIOPERO
20 dicembre,
Coordinamento lavoratori SI Cobas di filiera nazionale SDA
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Qui sotto, le rivendicazioni della piattaforma presentata e conquistata:
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