I dipendenti delle 12 Sedi territoriali della Regione Lombardia (una per ogni provincia), che svolgono funzioni legate al delicato settore del territorio (gestione dei corsi d’acqua – grandi derivazioni e dighe -, polizia idraulica, difesa del suolo, pronti interventi per calamità e post emergenza), hanno espresso il proprio rifuto alla “sperimentazione”, decisa dall’amministrazione regionale, del trasferimento di tali attività all’ERSAF.
“Non possiamo dare il nostro assenso” hanno detto, “non ci sono stati dati sufficienti elementi di valutazione sulla sperimentazione e, soprattutto, sulle prospettive finali”.
Svolgono funzioni importanti, che richiedono elevata professionalità ed esperienza, non “rimpiazzabili” in poco tempo. Si occupano della difesa del suolo e delle opere pubbliche, vigilando sul corretto uso del territorio, e del Servizio Acque pubbliche, Rischio idraulico e Sismico, un tempo associato all’ex Genio civile. Sono preoccupati che l’amministrazione, per attuare un trasferimento di personale dalla Giunta ad un ente dipendente, sia disposta a mettere in conto una riduzione dell’efficienza e indipendenza del servizio. “Non vediamo come sia possibile operare nelle emergenze dovendo passare carte da un ente all’altro”.
Chiedono alle rappresentanze sindacali di esigere la revoca della sperimentazione e di discutere del trasferimento solo sulla base di un progetto formale, che fornisca reali garanzie sul mantenimento degli attuali livelli di operatività ed efficienza e delle odierne condizioni di lavoro (economiche e normative, a partire dalla sede di lavoro).
Su queste basi chiedono ai sindacati di indire iniziative di mobilitazione,a partire dallo sciopero di 1 ora, da proclamare al più presto.
Domani, venerdì 15 aprile, alle ore 11.30 accompagneranno a Palazzo Lombardia una propria rappresentanza per l’incontro sindacale su questa materia.
In allegato il testo della mozione approvata all’unanimità.
I delegati RSU Regione Lombardia – SI Cobas – USB mozione assemblea