Trasporti

SI COBAS ATM: più diritti per tutti

In una fase storica in cui in tutte le categorie, grazie soprattutto alla notevole spinta dei sindacati confederali, c’è un forte indietreggiamento sia in termini di salario che di diritti, in ATM, il S.I. Cobas va in netta controtendenza conquistando, nel tribunale di Milano, un altro importante diritto che mette a disposizione di tutti i tranvieri dislocati sull’intero territorio nazionale.

Contro la sottrazione in busta paga ai danni di un conducente, del corrispettivo di 3 giornate lavorative per mancata concessione di permesso figlio minore di 3 anni e in condizione di malattia, abbiamo promosso ricorso appoggiandoci al nostro ufficio vertenze. La sentenza emessa dalla dr.ssa Giulia Dossi a favore del lavoratore è praticamente inappellabile.
La difesa accampata da ATM era che, essendo la madre del bambino non lavoratrice, non spettavano i 10 giorni di permesso retribuito riconosciuti dall’art. 4 dell’accordo nazionale del 11.04.1995.

Quindi un nuovo diritto a favore dell’intera categoria che non viene riconosciuto in quasi tutte le aziende di trasporto pubblico!
È proprio questa la missione del SI Cobas: laddove tutti gli altri sindacati, nel difendere a spada tratta i loro sporchi privilegi e le aziende, fanno piazza pulita delle conquiste storiche, la difesa irremovibile dei lavoratori rimane per noi la stella polare da continuare a perseguire in maniera caparbia.
Cosa sarebbe un mondo del lavoro senza più diritti e dignità? Sarebbe un ritorno a 200 anni fa: umiliazioni, oppressione e perenne schiavitù!
Nell’allargare lo sguardo a ciò che avviene nel nostro settore, non si può non rabbrividire su quanto Cgil, Cisl, Uil, Faisa e Ugl hanno già sottoscritto a livello nazionale con il rinnovo contrattuale e su quanto di più allucinante stanno apprestandosi a sottoscrivere!  Mai come adesso sarebbe il caso di fermarli con una disdetta di massa delle tessere, e con un forte rafforzamento del S.I. Cobas, unico sindacato di classe.
Ci saranno possibilità di ribaltare la situazione e di invertire la rotta di un futuro sempre più incerto e precario, solo se da parte dei lavoratori ci sarà la voglia di autorganizzarsi attorno ad un vero sindacato. Diversamente tutti insieme, deboli, tutti divisi e rassegnati, assisteremo all’inarrestabile declino già peraltro evidente.
Per non parlare infine, di quanto in ATM stanno tramando tutti i sindacalai, Orsa compresa, sul prossimo rinnovo delle RSU/RLS.
Nel recepire l’accordo interconfederale del 31.05.2013 sulle rappresentanze sindacali, vogliono di fatto abolire definitivamente il diritto di sciopero in ATM: si potrà dichiarare sciopero solo se la maggioranza dell’RSU è d’accordo, cioè mai! E, senza più neanche quel che rimane del diritto allo sciopero(fasce di garanzia), sappiamo dove andranno a parare. Tutti insieme lorsignori, passeranno con i “carri armati” sui nostri diritti e salari.

Milano, 15 luglio 2013               il volantino: ATM permessi per figli         e un articolo da repubblica.it