Cobas

[NAZIONALE] FCA: lettera aperta ai deportati a Cassino

A Pomigliano è di nuovo SCIOPERO! Alla faccia dei firma(riu)oli!

Come SI Cobas lo dicevamo da mesi: prima o poi in FCA il vaso doveva traboccare. E infatti è traboccato sulle deportazioni a Cassino: un provvedimento aziendale che, come denunciato in tutti i modi dai nostri compagni del SI Cobas FCA, si sta dimostrando un vero e proprio crimine perchė danneggia e maltratta la salute fisica e psichica di quegli operai che ogni giorno sono costretti a salire su quei pullman.

La risposta di ieri, lo sciopero di tutti i deportati e il rifiuto di salire a Cassino sono la dimostrazione che gli operai sanno bene qual’è la risposta da dare al padrone quando la misura è colma. E la risposta è stata forte e compatta, come non accadeva da anni! Se fino a oggi, a Pomigliano come altrove, è stata consentita alla FCA ogni nefandezza, è stato solo grazie a quei sindacati venduti (FIM-UILM-UGL-FISMIC) che hanno venduto la pelle degli operai per i loro loschi affari.

Ora, dopo che solo il SI Cobas e la Fiom hanno sostenuto l’iniziativa dei deportati fin dall’alba di ieri, i “firmatutto” cercano affannosamente di salire sul carro del vincitore con un comunicato in cui fuori tempo massimo fanno proprie le richieste degli scioperanti e minacciano di… ritirare la firma che hanno apposto 3 mesi fa sull’infame accordo sulle trasferte-deportazioni. Dimenticano di dire che lo sciopero di ieri non sarebbe stato possibile se gli operai si fossero attenuti alle “regole” del Piano Marchionne, tanto care a FIM-UILM-FISMIC-UGL. Se hanno un minimo di dignità dovrebbero ritirare la firma immediatamente, oggi stesso, altro che minacciare…

Gli operai protagonisti dello straordinario sciopero di ieri non hanno alcun bisogno della solidarietà pelosa e strumentale di questi personaggi ne delle loro lacrime di coccodrillo: fino a ieri i trasferiti a Cassino erano soli e abbandonati a loro stessi: la mobilitazione di ieri ha dimostrato che è meglio lottare da soli che piegare la testa mal accompagnati! Il SI Cobas sostiene questa battaglia senza se e senza ma ed è al fianco dei deportati non da ieri sera, ma da prima che partisse il primo pullman.
PER OTTENERE TEMPI CERTI SUL RITORNO DI TUTTI A POMIGLIANO! PER IL PAGAMENTO INTEGRALE DELLE INDENNITÀ DI TRASFERTA! SOLO LA LOTTA PAGA! UNITI SI VINCE!

SI COBAS NAZIONALE