SORRISI FUORI… MA IN REALTÀ TANTO DISAGIO
Mi auguro di non essere chiamata per l’ennesimo salto di riposo … ma la realtà qual è quando vado nei reparti per accompagnare i pazienti?
Noi operatori, tecnici e sanitari siamo sempre pronti per un sorriso, un’attenzione, ma ci confrontiamo con persone che ci offendono, ci aggrediscono verbalmente, lanciando frasi frustranti, insultando pesantemente chi fa il proprio lavoro: “Siete degli incompetenti…” e quel sorriso non c’è più, neppure tra di noi… lavoriamo tanto e male.
Vorremmo solo lavorare con più sicurezza, serenamente come un tempo.
Passaggi di fascia ma non per tutti, per molti di noi nessun arretrato.
Adesso basta!
Basta continuare ad accettare tutto da coloro che firmano i contratti con quest’amministrazione consapevole di sfruttare il personale insufficiente, non gratificato e spremuto come limoni.
ADESSO VERAMENTE BASTA!
Molto spesso i dipendenti sono lasciati soli a gestire la disperazione e la rabbia di un’utenza sempre più esasperata dalla crisi economica e da un asservimento totale dei responsabili aziendali alle politiche regionali.
Nei reparti si lavora tutti i giorni ai minimi o sotto i minimi contingenti, negli ambulatori allungano l’orario di lavoro a parità di personale, nei servizi CUP le attese per accettazione e prenotazioni di esami sono spesso interminabili.
Chi ne fa le spese?
Chi è a diretto contatto con l’utenza, com’è accaduto ad esempio agli sportellisti dell’Inps che si sono visti catapultati in una serie di richiami disciplinari.
Riprendiamoci la nostra dignità, non accettiamo passivamente queste condizioni di lavoro, non accettiamo di esporci a facili errori per troppo lavoro, non svendiamoci alla dirigenza, alla maggioranza dei delegati sindacali che avvallano la scelta del risparmio sulla nostra pelle e quella dell’utenza.
Delegati RSU Asst-Rhodense