In Turchia il regime reazionario dell’AKP ha utilizzato il fallito colpo di stato del 2016 per scatenare una feroce repressione con l’incarcerazione di piú di 50 mila persone e il licenziamento arbitrario di almeno 100 mila supposti oppositori.
Il regime di Erdogan, oltre a reprimere col ferro e col fuoco la popolazione curda nell’Anatolia ora ha occupato Afrin in Siria (con la connivenza di Russia, Stati Uniti, il governo del presidente siriano Assad, Iran, Cina e potenze europee), per demolire una delle poche isole di partecipazione democratica, di solidarietà interetnica e interconfessionale, di emancipazione della donna nel Medio Oriente; si appresta ancheanc attaccare Kobane.
Intanto, continua ad estendendersi ed intensificarsi in tutta la Turchia la repressione contro i lavoratori e le loro organizzazioni sindacali.
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Sindacati sotto attacco in Turchia!
KESK, che è la prima e una delle maggiori confederazioni di sindacati del pubblico impiego, difende i diritti dei lavoratori della pubblica amministrazione e degli insegnanti.
Da allora l’AKP ha proceduto ad eliminare e purgare tutti i suoi oppositori – siano essi individui, organizzazioni e movimenti. L’AKP ha fatto pressioni anche sui sindacati.
Chiediamo il vostro aiuto a portare l’attenzione internazionale su queste azioni illegali dell’AKP e sostenere i sindacati nella loro lotta contro l’istituzionalizzazione di un regime autocratico in Turchia.
13:03 USA Eastern time
Organizzarsi sindacalmente è un diritto!
Liberare Çağdaş Yazıcı, Presidente di Tüm Bel-Sen Chamber 1, İzmir
Liberare Recep Temel, Segretario Esecutivo di Tüm Bel-Sen Chamber 1, İzmir
Liberare İdil Uğurlu, Segretaria di Eğitim Sen Chamber 6, İzmir
Liberare Abdülkerim Akdeniz, member of Egitim-Sen
#FreeTradeUnionistsInTurkey
Tüm Bel-Sen Chamber 1, İzmir