Cobas

[PIACENZA] Sciopero degli operai Leroy Merlin: fino alla vittoria!

Anche ieri, 300 operai della Leroy Merlin più una ottantina di compagni provenienti da altre città – organizzati nel S.I. Cobas – hanno picchettato il magazzino di Castel San Giovanni per non far licenziare 120 tempi determinati e impedire che i crumiri organizzati da USB entrino in azienda: qui sotto, alcuni video dell’ennesima giornata di lotta dai cancelli…

https://www.facebook.com/1639279296323889/videos/513714122435941/

https://www.facebook.com/mimo.ali.9484/videos/2529630450411400/

…e delle giornate di sciopero precedenti:  

– https://www.facebook.com/marco.florio.568/videos/10155514745541851/

– https://www.facebook.com/marco.florio.568/videos/10155514749166851/

COMUNICATO

I 118 licenziamenti rimangono in campo, ma il S.I.Cobas tiene botta al picchetto.

L’evoluzione dei fatti ha visto nelle scorse ore la USB accettare lo scandaloso accordo di capitolazione e il solito Montanari organizzare i suoi pochissimi aderenti per concentrarsi e cercare di entrare al lavoro (“e se i sicobas bloccano se la gestisce la questura”).

Un atteggiamento scandaloso, di una gravità senza precedenti nella storia dei movimenti sociali e sindacali, che però risulta ancor più odioso a causa della retorica finto-barricadera di cui USB si riempie la bocca.

Proprio pochi giorni fa, alla partenza della lotta Leroy Merlin, si erano presentati qui con truppe da fuori Piacenza e bandiere dicendo che “sarebbero andati avanti fino alla morte”. Dopo un quarto d’ora se ne erano già andati, pronti ad accettare gli accordi al ribasso della multinazionale del mobile.

Se facciamo queste specifiche è per chiarire a tutti che non siamo in presenza di una “bega fra concorrenti”, come potrebbe sembrare nel più classico e triste stile delle organizzazioni operaie, ma di una situazione che vede un sindacato, il S.I.Cobas, lottare per la difesa dei posti di lavoro e uno, la USB, lottare non contro il padrone ma contro il S.I.Cobas, organizzando scientificamente crumiraggio.

Non abbiamo davvero parole per esprimere la pochezza umana e politica espressa da certi personaggi e dalla loro sigla, che anche di fronte a un rischio sociale così grande come un licenziamento di massa e anche davanti al ruolo esplicito, rivendicato apertamente, di quinta colonna padronale continua a difendere la sua articolazione piacentina piuttosto che scaricarla per indegnità.

Noi, nel frattempo, continuiamo a batterci a testa alta con il supporto compatto del magazzino. I fatti hanno la testa dura, più dura di quella di qualche burocrate in evidente stato confusionale.

S.I. COBAS Piacenza

Vedi anche:

[PIACENZA] La lotta degli operai Leroy Merlin: avanti fino alla vittoria!
https://sicobas.org/news/3187-piacenza-la-lotta-degli-operai-leroy-merlin-aggiornamento

– [PIACENZA] Scioperano gli operai Leroy Merlin e da Parigi arrivano i capi
http://sicobas.org/news/3173-piacenza-scioperano-gli-operai-leroy-merlin-da-parigi-arrivano-i-capi

– [PIACENZA] Precariato: la lotta degli operai Leroy Merlin:
http://sicobas.org/news/3168-piacenza-precariato-la-lotta-degli-operai-le-roy-merlin

– [PIACENZA] Comunicato: l’Usb getta la maschera: fuori i provocatori dal movimento operaio
https://sicobas.org/news/3153-comunicato-l-usb-getta-la-maschera-fuori-i-provocatori-dal-movimento-operaio