Incontriamo questa committente una seconda volta dopo i famigerati scioperi di Pioltello del 2011 in seguito al quale sono finiti e sono ancora sotto processo i lavoratori e sindacalisti rei di aver provato a difendere con l’arma dello sciopero, potenzialmente depauperata nella sua efficacia da decreti a doc e leggi introdotte nel corso del tempo dal 1942, anno della nascita della Carta costituzionale liberale.
Tra passato recente e presente nella faccenda Esselunga a parte il luogo del conflitto sindacale poco cambia: abbiamo la committente determinata a risparmiare sulla manodopera e quindi assume società che offrono personale in stato di schiavitù salariata e non potrebbe essere diversamente dal momento che le società, che possono spaziare dalle Cooperative, Srl, Spa devono starci dentro con la cifra proposta loro da Esselunga.
Come S.I. Cobas Parma all’ ultimo incontro, con la società Mpm S.p.a di questo abbiamo discusso.
Mpm ha affermato, in seguito al nostro sciopero, che se perde l’ appalto subentrera ‘sicuramente un’ altra società probabilmente cooperativa che ancor meno sarà in grado di garantire i diritti dei lavoratori.
Si tratta quindi di scegliere il meno peggio.
A questo punto la riflessione sorge spontanea.
Perché il governo legalizza questo meccanismo perverso?
Incontri provinciali, nazionali, al Mise, in prefettura, diventano esibizioni circensi rispetto a questa devastante realtà.
Istituzioni borghesi naturalmente al servizio dei padroni.
A cosa serve votare per partiti asserviti alla logica capitalista più o meno riformista?
Si, perchè il capitale tende sempre a rimangiare le concessioni che fa e la guerra per il monopolio e sfruttamento di risorse umane o ambientali non cessa un solo istante nemmeno nei tempi migliori.
In regime di democrazia borghese ci hanno inculcato che il padrone può usare la violenza per esercitare il proprio dominio attraverso gli apparati repressivi dello stato, mentre per i poveri, la manodopera, non è democratico ed è illecito ricorrere anche solo a metodi meno radicali ma comunque efficaci come il demonizzato dalla magistratura blocco delle merci agli scioperi.
Per i lavoratori lasciarsi andare all’ opportunismo a breve termine della mazzetta o delle promesse virtuali significa costruire le premesse per indebolire le lotte, per la sconfitta individuale e della classe di appartenenza.
Significa condannare i propri e figli e quelli altrui ad avere un futuro precario e di precariato.