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[ITALIA] La Questura di Roma vieta il presidio a piazza Montecitorio! Il 18 saremo comunque in piazza San Silvestro

LA QUESTURA DI ROMA VIETA UFFICIALMENTE

IL PRESIDIO A PIAZZA DI MONTECITORIO!

Il 18 SAREMO COMUNQUE A ROMA:

CONCENTRAMENTO ORE 13,00 A PIAZZA SAN SILVESTRO!

Ci giunge notizia adesso che la Piazza di Roma viene negata alle lavoratrici e ai lavoratori che vogliono far sentire la propria voce fin da subito a questo Governo: chiaramente niente di nuovo, rimpasti su rimpasti ma la salsa è sempre la stessa…

Le lotte portate avanti in questi giorni dai facchini della TNT e della SDA, sono un esempio a tutti quei lavoratori che dopo anni di concertazione vedono uno spiraglio di luce e guardano al S.I. Cobas come unica via d’uscita per spezzare le catene sui posti di lavoro.

Oltre un milione di lavoratori e precari hanno già perso il posto di lavoro, 14 milioni di lavoratori continuano a lavorare con contratti scaduti, e a Marzo (forse allungheranno l’agonia di qualche mese) con lo sblocco dei licenziamenti sarà un ecatombe… bisogna organizzarsi e lo stiamo facendo…

Il 20 Febbraio ci sarà l’assemblea nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici combattiv*, dalla quale è scaturito lo sciopero generale del 29 Gennaio, altre iniziative saranno intraprese per la giornata dell’otto Marzo, basta differenze di genere, basta patriarcato, basta maschilismo, e soprattutto basta con i ricatti, “vogliamo essere madri e lavoratrici” non deve essere solo uno slogan.

Noi il 18 saremo a Roma per dare il benvenuto a Draghi: con o contro la volontà di qualcuno.

S.I. Cobas nazionale


Il 18/2 a Montecitorio presidio contro il governissimo dei padroni e dei banchieri, costruiamo l’opposizione operaia al governo Draghi

Dopo 10 anni di lotte quotidiane nei magazzini, nelle fabbriche e nei quartieri, e dopo anni di mobilitazioni contro le politiche antiproletarie dei governi di ogni colore, nel parlamento dei padroni stiamo per assistere all’incoronazione plebiscitaria di un governissimo che è espressione diretta degli interessi del grande capitale industriale e bancario.

L’euforia unanime nei confronti di Draghi, alimentata dei politicanti di destra, centro, “sinistra” e 5 stelle e dal codazzo strisciante della Triplice (Cgil-Cisl-Uil), fa a cazzotti con la cruda realtà di una crisi economica rovinosa, e con la storia recente che ha visto il neopremier come il più scrupoloso e zelante attuatore delle politiche di austerity e di tagli alla spesa sociale in nome dei rigidi dettami imposti dalla UE e dalla BCE.

Il SI Cobas non ha mai nutrito illusioni in nessun partito istituzionale e in nessuna scorciatoia elettorale e siamo stati tra i pochi che si sono opposti nelle piazze alle politiche dei governi Conte 1 e 2, nel mentre la gran parte dello stesso sindacalismo di base avallava la tesi dei “governi amici” o seminava nefaste illusioni sul ruolo “antisistema” dei 5 Stelle…

Oggi che tutte le maschere e le finzioni del teatrino parlamentare borghese cadono impietosamente e tutti fanno a gara per genuflettersi all’”uomo della provvidenza”, noi lavoratori e proletari abbiamo la la responsabilità di chiarire che gli sfruttati non hanno niente da perdere se non le proprie catene.

Abbiamo il dovere di riaffermare, qui ed ora, che il governo-Draghi pur godendo di una maggioranza bulgara in parlamento, troverà sulla sua strada le migliaia di lavoratori del SI Cobas che in questi anni hanno lottato per riscattarsi dallo sfruttamento e dai salari da fame e che durante la fase pandemica hanno continuato a produrre e a morire in nome dei profitti, ma anche a difendere i propri diritti e le proprie conquiste come dimostra la lotta esemplare alla TNT- FedEx di Piacenza.

Un movimento che in questi mesi è diventato un punto di riferimento per altre migliaia di lavoratori di studenti e disoccupati, ed è pronto a dare battaglia contro ogni tentativo di scaricare i costi bella crisi sulle spalle di chi vive del proprio lavoro e del proprio salario.

La crisi la paghino i padroni!

Il 18 febbraio tutti in piazza a Roma!

S.I. Cobas