Anche quest’anno, la FIAT distribuisce centinaia di milioni agli azionisti, aumenta del 40% i compensi ai dirigenti e non darà il PDR agli operai. I dati ufficiali confermano che la FIAT, ha ottenuto milioni di utili netti (Utile a 113 milioni, ricavi +12,5%)sebbene il comparto auto abbia una forte flessione nelle vendite. Tutto merito del guru Marchionne che ha saputo ricavare dalle auto invendute montagne di milioni di euro. Ma questi “effetti speciali” li conosciamo già, consistono semplicemente nell’aumentare lo sfruttamento operaio. Mentre Marchionne potrà permettersi migliaia di nuovi pullover e festeggiare con la sua corte dei miracoli, per noi operai non c’è niente da festeggiare, perché più i padroni si arricchiscono attraverso il nostro sfruttamento e più noi ci impoveriamo, aggravando sempre più le nostre condizioni lavorative.
Quanto siamo ancora disposti a subire? Cosa abbiamo ancora da perdere a queste condizioni? È ora di muoversi!
Incominciamo a lottare, colpendo il padrone nel suo interesse (i profitti) bloccandogli la produzione con lo sciopero.
È l’unico argomento che capisce e lo obbliga a trattare con noi operai!
Un primo passo, sarebbe quello di pretendere il PDR che ci spetta e non le 600/800 euro, ma 1200!!!
Perché i profitti che la FIAT ha ottenuto e si spartisce in “famiglia” sono il risultato del sacrificio e dello sfruttamento di noi operai, che se per questo dovessimo essere ripagati, altro che le 1200 euro del premio di risultato.
Riteniamo che in questo momento molto critico che viviamo, essendo sotto costante attacco da padroni, politici, mass-media e sindacalisti asserviti alla logica padronale che vede licenziati operai e delegati combattivi, si debba anche noi alzare il livello della lotta, che per troppo tempo è stata contenuta.
Perciò venerdì 23 dichiariamo uno sciopero di 4 ore a fine turno
prendendo al tempo stesso l’occasione per solidarizzare con gli operai e i delegati che sono stati licenziati in questo ultimo periodo. (4 della FIOM e Giovanni Musacchio dello SLAI COBAS alla Fiat di Termoli). Invitiamo gli operai ad aderire alla lotta, non ci resta altro da fare, lottare e difendersi o subire e soccombere!
RSU SI.COBAS NEW HOLLAND MODENA – SI.COBAS MODENA 22.07.2010