Insieme ad una 50ntina di lavoratori del SI Cobas, militanti del CS Vittoria e del Comitato Antirazzista e tanti altri compagni e lavoratori, si è portata la solidarietà ai lavoratori colpiti dalla repressione padronale. Da subito è stato visibile, così come durante la dura lotta portata davanti i cancelli della GLS, la presenza intimidatoria e sproporzionata, di digos-poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa, che con la scusa che l’aula del tribunale fosse piccola hanno limitato una presenza più consistente dentro il tribunale. E’ chiaro che questo è un ulteriore tentativo per cercare di isolare i lavoratori. I legali della cooperativa hanno cercato di influenzare il giudice ponendo tre pregiudiziali 1) che la richiesta di procedura d’urgenza per discriminazione non era da ritenersi valida; 2) che il tribunale competente doveva essere quello di Firenze (presso cui è stata presentata già istanza per decidere della legittimità della sospensione dei lavoratori); 3) la cooperativa non riconosce il sindacato che segue i lavoratori e di cui non si voleva la presenza davanti al giudice. Come si vede siamo ad una variante della linea Marchionne, licenziamenti politici-negazione del diritto di organizzazione sindacale-dittatura padronale. La sensazione è stata che la presenza solidale abbia creato un clima favorevole, conferma di questo l’avremo alla prossima udienza fissata per il 15 ottobre. 7.10.2010 S.I. Cobas
{vimeo whidt=”500″ height=”160″}15706566{/vimeo}