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Dai lavoratori della cooperativa di movimentazione merci interna a UNES

Cari lavoratori clienti,

vi apprestate a fare la spesa in questo supermercato Unes che è bello, pulito e pieno di lustrini… Vogliamo rendervi partecipi di quello che c’è dietro.

Come tutti i supermercati, anche Unes ha un suo magazzino centrale, da dove vengono smistati i prodotti nei vari punti vendita. Esso si trova a Vimodrone (Mi) in viale delle Industrie,  dove Unes ha dato in gestione la logistica alla società Flexsilog, che a sua volta ha subappaltato la movimentazione delle merci a una cooperativa,  la Four Service.

Capite bene che più passaggi ci sono e più soldi vengono spesi fra dirigenti e responsabili: se Unes dà 100 alla Flexsilog, questa ne dà 60 alla Four Service e la cooperativa, a sua volta, costringe i suoi operai a ritmi disumani per mantenere alti gli stipendi ai capi e rientrare nei costi. Addirittura fanno pressione per costringere a lavorare a cottimo. Una condizione di lavoro che la legge proibisce, ma che la Four Service con uno stratagemma molto semplice riesce a aggirare, facendo risultare in busta paga i soldi in più come ore lavorate aggiuntive. Incredibile, vero? Ma non e’ finita qui!

La Four Service ha instaurato un clima da campo di concentramento vero e proprio, mandando lettere di richiamo per futili motivi, trattando i lavoratori senza alcun rispetto. I vari capi della cooperativa aggrediscono verbalmente gli operai ad ogni occasione, per quanto piccola. E’ sufficiente che un lavoratore si fermi un attimo, anche solo per soffiarsi il naso, che viene immediatamente richiamato.

Non vi sembra che  queste cose esistano solo nei film in cui si parla di schiavismo ?

Usano anche sistemi d’intimidazione preventiva.

Ad esempio lunedì 20 settembre, alla distribuzione delle buste paga, tutti gli operai si sono trovati 100 euro di trattenuta. Non era mai successo. La direzione ha detto che la trattenuta è stata fatta per coprire le rotture di pacchi vari  o l’apertura di qualche confezione di snack durante il lavoro in magazzino. Una  cosa del tutto fisiologica se i ritmi che pretendono sono massacranti.  Tanto più che i carrelli trasportatori sono in gran parte fatiscenti e la pavimentazione è obsoleta  con molte buche. In queste condizioni è normale che un pacco cada. Tanto normale che Unes ha contratto una polizza assicurativa proprio per coprire questi danni. Ebbene, presa visione della inspiegabile trattenuta, i lavoratori  con una flebile protesta sono immediatamente riusciti a strappare l’impegno della Flexsilog a restituire tutti i soldi. Una buona cosa, ma inverosimile. Vi sembra logico mettere in allarme gli operai e poi dire “Scherzavamo”? No! Noi pensiamo che sia un modo per ricattare i lavoratori, facendo passare come un favore questa restituzione per poi rinfacciarla in un secondo tempo.

Vogliamo che Unes appalti direttamente alla cooperativa il lavoro e che assorba i 6 dipendenti della Flexsilog, in modo da eliminare un passaggio inutile che permetterebbe una diminuzione dei dirigenti e un aumento dei salari agli operai. Vogliamo che finisca questo clima d’intimidazione; che ogni lavoratore venga trattato con rispetto dai capi; che venga abolito il cottimo;  che i turni di lavoro non superino l’orario stabilito dalla legge;  che si smetta di mandare lettere di richiamo a ogni piccola bazzecola;  che il magazzino rispetti tutti i criteri di legge sulla sicurezza e l’igiene e che venga sostituito quell’80% circa di mezzi fatiscenti con cui si movimentano le merci.

LAVORATORI UNITI DI VIMODRONE