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Sanità. In piazza a fianco dei lavoratori.

In risposta all’articolo apparso qualche settimana fa sul quotidiano il Cittadino di Lodi siamo contenti che si ritorni a parlare della Rsa di Codogno (ex succursale psichiatrica femminile), una vicenda che ci ha visto appoggiare la lotta dei lavoratori della struttura fin da che si è posto il problema della salvaguardia del posto di lavoro di coloro che poi sono stati licenziati e di chi ci lavora ancora.Fin da principio dobbiamo polemizzare con il segretario della Cgil che si sveglia, ora allarmato per le dichiarazioni della giunta regionale sulla dismissione della struttura. Vorremmo ricordargli che mentre noi denunciavamo il tentativo della vecchia direzione ASL di chiudere la struttura e ci mobilitavamo a fianco dei lavoratori, lui dichiarava pubblicamente che si sarebbero battuti perché ciò non avvenisse, mentre in un altro sito insieme a Cisl, Uil e Confsal organizzava un tavolo di trattativa con la dirigenza ASL e del Fatebenefatelli, per pianificare il trasferimento delle ospiti della RSA di Codogno nella struttura privata di San Colombano.Nel ribadire che questa sporca operazione è stata fatta sulle spalle dei lavoratori di Codogno scambiati per interesse, di tessere sindacali con quelli di San Colombano, ed è questo che ha pregiudicato il futuro della RSA di Codogno, chiamiamo i lavoratori e i cittadini a mobilitarsi a difesa dell’ultima delle due strutture pubbliche che erogano servizi alla persona (la seconda è il servizio di cure domiciliari dell’assistenza domiciliare integrata). Per questo scenderemo in piazza a fianco dei lavoratori perché crediamo che il posto di lavoro e i servizi pubblici si difendono con la lotta e non piagnucolando sulle spalle dei dirigenti o indicendo tavoli o conferenze. S.I. COBAS Cremona – da Il Cittadino – Quotidiano del Lodigiano – 16/02/2011