Pubblico Impiego

Intesa pubblico impiego del 4 febbraio, nuovo sistema incentivante, lr 19/2010,…CHI VUOLE INTENDERE…

Con l’intesa del 4 febbraio CISL-UIL-UGL, i sindacati “conniventi” con il governo, quelli che “condividono la riforma Brunetta” (parola del ministro) hanno ottenuto 4 obiettivi:

* confermare il blocco contrattuale, fino alla fine 2013 – vale a dire, ridurre gli stipendi reali, il loro potere di acquisto di almeno il 10. Provocando un impatto devastante su stipendi già da fame, soprattutto per le qualifiche inferiori!

* confermare il meccanismo premiale imposto da Brunetta, pur limitato alla distribuzione delle eventuali risorse aggiuntive ricavate proprio riducendo le spese per il lavoro;

*  limitare la contrattazione nazionale e affossare quella decentrata;

* di conseguenza, bloccare a tempo indeterminato qualsiasi meccanismo democratico di verifica della rappresentatività sindacale: in parole più chiare, espropriare lavoratrici e lavoratori del diritto di esprimersi sugli accordi e di scegliere i propri rappresentanti. Le elezioni delle RSU (scadute a dicembre 2010) sono infatti rinviate all’infinito.

In cambio dell’ennesima stampella al governo Berlusconi, CISL e UIL ottengono la creazione di sempre nuovi apparati concertativi (“commissioni paritetiche”), che consentono loro di gestire fett(in)e di sottogoverno con relative prebende.

I precari? Come sempre dimenticati: il loro licenziamento di massa nella pubblica amministrazione e in particolare nella scuola (il più rilevante della storia della Repubblica) non viene neanche più citato retoricamente. E la “gloriosa” CGIL? A livello nazionale viene progressivamente esclusa dai giochi.

Ma per un motivo tutto politico, di attacco del governo alle “opposizioni”, cui viene assimilata, non perché rifiuti le regole (sporche) del gioco e non ne abbia interiorizzato la filosofia (concertazione, premialità, merito, ecc.).

Troviamo la conferma di ciò in quanto accade nel nostro ente:

* tutti i sindacati concertativi (CGIL-CISL-UIL-DICCAP e CSA) hanno firmato l’accordo che peggiora la metodologia del sistema premiante e che porterà a riduzioni generalizzate del salario accessorio (i dirigenti vengono formati in tal senso in questi giorni). Per la prima volta l’entità del fondo del salario accessorio diminuisce rispetto all’anno precedente;

* gli stessi hanno firmato diversi accordi per esternalizzare dipendenti regionali in enti strumentali (da ultimo i colleghi della statistica), nei quali a parole si garantisce loro lo stesso trattamento economico della giunta; salvo poi rifiutarsi di pretenderne l’applicazione (i fitosanitari trasferiti in Ersaf lo scorso anno hanno perso in questo modo 500 euro netti nel salario accessorio);

* tutti i sindacati concertativi hanno accettato la scelta dell’ente di destinare le economie dovute alla riduzione delle posizioni dirigenziali (le stesse che a livello nazionale dovrebbero andare al sistema premiale Brunetta) solo ai quadri.

BASTA CON LA DELEGA! RIPRENDIAMOCI IN MANO LA DIFESA DELLE NOSTRE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO!

I delegati RSU SI Cobas Regione Lombardia