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COMUNICATO SU ACCORDO TNT-GESCO NORD

Con la trattativa del 27 luglio 2011, la Gesco Nord e la TNT, di fronte a CGIL-CISL-UIL, al S.I. Cobas e ai delegati degli operai, si sono impegnate a rispettare integralmente il CCNL di categoria, uscendo finalmente da affermazioni generiche di volontà e siglando un accordo vincolante su singoli punti essenziali per i bisogni e diritti degli operai.

L’accordo rappresenta quindi una positiva base di partenza per avanzare verso la realizzazione integrale della piattaforma di lotta su cui si sono sviluppate cinque settimane di mobilitazione permanente.

In sintesi i termini dell’accordo prevedono:

1. Un’organizzazione dei turni di lavoro nel rispetto delle 39 ore settimanali, ponendo fine al lavoro a chiamata e alla definizione arbitraria e discriminatoria degli orari di lavoro;

2. La remunerazione di pause prolungate e tempi di attesa;

3. La verifica di tutte le prestazioni lavorative svolte e il pagamento delle stesse in maniera corretta e integrale (notturno, straordinario, festivo, pause, tempi di attesa, ecc). A tal fine ogni lavoratore potrà richiedere l’effettivo foglio presenze sulla base della timbratrice;

4. La piena agibilità sindacale dei delegati degli operai (permessi, bacheche, assemblee) e la loro piena titolarità su qualsiasi trattativa;

5. L’applicazione degli aumenti salariali previsti dal CCNL retroattivi a partire da gennaio 2011;

6. La garanzia del mantenimento del posto di lavoro, del livello e delle mansioni precedenti, in caso di cambio d’appalto fra cooperative.

Inizia ora una fase di verifica concreta che i contenuti economici e normativi sanciti dall’accordo vengano effettivamente applicati.

D’altra parte restano in piedi una serie di questioni fondamentali su cui, già da settembre i lavoratori sono chiamati a misurarsi con l’azienda, anche in vista di un’ulteriore incontro di verifica tra le parti in ottobre e che concerne:

1. La trasformazione a full-time dei contratti tuttora a part-time;

2. Il recupero degli arretrati maturati in regime di non applicazione del CCNL;

3. La trasformazione di tutti i contratti in essere a tempo determinato e la contrattazione vincolante sull’uso di eventuali contratti “atipici”;

4. Richiesta di una indennità sostitutiva mensa giornaliera di euro 5,29;

5. L’utilizzo sistematico (non contrattato con gli operai e finora non retribuito) di pause che superano spesso le due ore a notte.

In un mese di mobilitazione è emerso con chiarezza il ruolo fondamentale della lotta e dell’autorganizzazione degli operai. Con altrettanta chiarezza è emerso come, di fronte all’incapacità di imporre l’uso della forza per rimuovere il picchetto operaio, l’azienda sia stata costretta a ricorrere prima alla mediazione delle istituzioni politiche (incassando prima il reintegro degli scioperanti allontanati il 15 luglio, poi l’impegno ad applicare integralmente il CCNL) poi dei sindacati confederali, trovandosi costretta a cedere sul terreno economico e normativo, pur di cercare di garantirsi il controllo della lotta e prevenirne ulteriori svilupp.

Nell’assemblea chiamata a ratificare l’accordo raggiunto la discussione si è accesa proprio sulla non disponibilità degli operai a delegare a CGIL-CISL-UIL tutta la questione sindacale. In questa sede i confederali sono stati costretti a dichiarare che l’art.41 del CCNL conferisce rappresentatività e diritti sindacali a tutti i soggetti che, anche a livello territoriale, firmano accordi con la controparte aziendale. Ma è altrettanto facile prevedere che l’azienda porrà grossi ostacoli sia al SI.Cobas che ai delegati operai e che, posti di fronte a questo, CGIL-CISL-UIL continueranno nei fatti a rivendicarne l’esclusiva su tutti gli altri sindacati.

Per tutti questi motivi si decide che è assolutamente opportuno mantenere aperto lo stato di agitazione, sia per essere pronti a rintuzzare ogni possibile manovra furbesca e/o repressiva da parte dell’azienda, sia per proseguire sulla strada dell’estensione della mobilitazione, dando seguito all’importante esperienza che ha già visto camminare fianco a fianco, e in maniera vincente i Cobas di Piacenza, Massalengo e Cortemaggiore.

Piacenza 1 agosto 2011          (di seguito il testo dell’accordo Accordo con TNT-Gesco Nord)