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COOP in crisi nella discarica di Coste Fornaci (LO)

Arcolaio in liquidazione: scatta il sit in degli operai. Trenta dipendenti senza stipendio ormai da mesi.
La cooperativa Arcolaio messa in liquidazione da oggi, scatta la protesta. Oggi pomeriggio e domani dalle 17,30, infatti, la sigla sindacale Si Cobas ha organizzato un presidio sotto il deposito di via Gobetti a Casale. Ieri Fulvio Di Giorgio, che già a luglio ha organizzato due sit in in piazza del Popolo e proprio in via Gobetti, ora alza il tiro e organizza ben due giorni di protesta.
Il nocciolo della questione è rappresentato dal fatto che l’Arcolaio, fornitore, tra l’altro, di manodopera alla ditta Pantaeco, la cui attività è di fatto sospesa dalla Provincia di Lodi per inadempienze ambientali, è ormai in crisi trascinata in questa situazione anche dalle sorti dell’azienda che gestisce l’impianto di Coste Fornaci: il problema è che i trenta lavoratori della coop che operavano alla Pantaeco sono a casa da tempo e, soprattutto, senza stipendio da mesi. «I lavoratori della cooperativa Arcolaio, una trentina per lo più stranieri, dopo non avere ricevuto più alcuna retribuzione da dicembre 2010, ricevendo solamente un paio di mesi di cassa integrazione che scadrà a dicembre, ora si vedono liquidati», attacca Di Giorgio in un volantino che verrà distribuito oggi.
«I COSIDDETTI “soci” della cooperativa, cioè i lavoratori, si sono visti recapitare a casa una lettera dove si dichiara che oggi l’Arcolaio verrà messa in liquidazione e verrà nominato il liquidatore ». Secondo Di Giorgio, i vertici della coop «tentano l’ultimo colpaccio: chiudere la società senza dare un euro ai lavoratori, che vengono chiamati soci, dichiarando che visto che la cooperativa non ha soldi, i debiti vanno divisi tra i soci al momento della liquidazione».

Per il sindacato si tratta dunque di “una truffa ai danni degli operai” e per “impedire la liquidazione della cooperativa prima che gli operai abbiano ricevuto i mesi di retribuzione», è stato organizzato questo sit in. Inoltre Si Cobas chiedono chi gli addetti vengano ricollocati in altre società collegate.    di Mario Borra IL GIORNO Lodi e Pavia – 3 novembre 2011