Ultime. Un’intera notte di blocco delle merci in entrata e in uscita (interrotta solo alle 10 di stamattina grazie allo schieramento di numerosi cellulari di carabinieri e polizia, ndR) ha già ottenuto un primo risultato. I consorzi UCSA e SAC hanno dato disponibilità ad abbandonare il contratto UNCI e inquadrare i lavoratori nel Contratto della logistica. In soldoni: un aumento di 1€ all’ora; oltre all’impegno ad eliminare le pause prolungate e intermittenti con cui veniva gestita l’organizzazione del lavoro. Troppo poco per gli operai in sciopero che rivendicano un più corretto inquadramento, il pagamento al 100% degli istituti contrattuali, uno scatto di anzianità e la garanzia delle 8 ore giornaliere (sempre in soldoni ulteriori 1,50€ all’ora).
Il grande risultato dello sciopero di ieri ha quindi convinto i lavoratori a mantenere lo stato di agitazione e a convocare per le ore 17,30 un’assemblea davanti ai cancelli per decidere come continuare la mobilitazione
Per chi volesse raggiungere i cancelli della SDA l’indirizzo è; via Sandro Pertini – Carpiano (per raggiungerli: uscita Melegnano della A1, svoltare a sinistra dopo il casello, proseguire per circa 1,5 Km e girare a destra sotto l’arco che indica “area industriale di Carpiano; la seconda a destra è via Pertini). Carpiano 23-11-2011
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Mentre la lotta all’Esselunga entra nella sua fase più delicata e probabilmente decisiva (sta per iniziare il periodo più “caldo” dell’anno), esplode una nuova protesta alla SDA di Carpiano, nello stabilimento più importante d’Italia. Oltre 300 operai, manco a dirlo tutti immigrati, divisi in due consorzi di cooperative (UCSA-Technocoop e SAC-Sisma, ben imparentati fra loro), subiscono da anni condizioni inacettabili al confronto delle quali l’Esselunga è un hotel a 5 stelle.
Qui il lavoro a chiamata si intreccia col lavoro a intermittenza con pause che toccano anche le 6-7 ore per turno, mentre il CCNL applicato è quello dell’UNCI, una vera e propria manovra padronale nella regione Veneto, inventato di sana pianta grazie ad alcuni sindacati gialli e che la stessa Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo.
Orario di lavoro sicuro per tutti, pause limitate ad un’ora per turno, passaggio al contratto logistica trasporto merci e spedizioni con il corretto inquadramento e scatti di anzianità per tutti dal mesi di novembre sono il cuore della piattaforma rivendicativa.
Piattaforma su cui, nelle ultime tre settimane, si sono svolti diversi incontri fra i delegati del SI.Cobas e il consorzio Sac; ieri però, all’atto della firma, è saltato tutto: il consorzio dice di non avere le risorse economiche e scarica tutto sulla SDA che, da parte sua, non vuole cedere nemmeno un centesimo.
Di diverso avviso sembravano però questa notte, quando oltre trenta camion facevano marcia indietro di fronte ad un picchetto improvviso che ha coinvolto oltre 100 operai.
Anche se domani ci potrebbe essere la possibilità di raggiungere finalmente un accordo, gli operai non hanno abboccato al tentativo di liberare i cancelli in cambio dell’avvio di un nuovo tavolo di discussione. Vogliono la firma dell’azienda sull’accordo e così, dopo aver incrociato le braccia durante il turno, si sono dichiarati disponibili ad andare ad oltranza.
Fra qualche ora, mentre i lavoratori si stanno organizzando per attendere i camion della mattina che arriveranno per caricare la merce, avremo informazioni ed indicazioni più precise.
S.I.Cobas – Carpiano, 23-11-2011