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Termoli. Senza stipendio e a rischio infortunio allo Zuccherificio

Sono tornati a protestare questa mattina, mercoledì 23 novembre, davanti ai cancelli dello Zuccherificio. Aspettano lo stipendio di ottobre, ma nessuno risponde. E’ per questa ragione che gli oltre 20 operai della Puliservice, la ditta isernina che opera nello Zuccherificio del Molise, sono tornati a manifestare questa mattina, mercoledì 23 novembre, davanti ai cancelli dello stabilimento. Una protesta pacifica, appoggiata dal sindacato Si Cobas, e dovuta all’ennesimo ritardo sulla busta paga. «Già 800 euro non ci bastano, poi ce li danno anche in ritardo, come dobbiamo fare?».

Aspettano lo stipendio di ottobre, ma ad oggi sono ancora senza busta paga. Gli oltre 20 operai della Puliservice, ditta di pulizie isernina che opera da febbraio nello Zuccherificio del Molise, non ne possono più. Questa mattina, mercoledì 23 novembre, sono tornati a presidiare i cancelli dello stabilimento termolese.

Una situazione drammatica, alimentata dalle continue difficoltà che già di per sé si hanno ad arrivare a fine mese. E questa non è la prima volta, si tratta invece di una situazione che si trascina da tempo. «Prendiamo 800 euro – spiega un operaio – e siamo lavoratori precari, con un contratto a tempo determinato che non sappiamo se ci verrà rinnovato. Considerando poi i ritardi con cui ci vengono accreditati gli stipendi, non riusciamo a tenere il passo con i pagamenti di tutte le scadenze. Così non si può andare avanti». Gli stipendi dovevano essere liquidati il 20 di novembre. La ditta non risponde ai lavorati. Torna quindi a ripetersi lo stesso stesso copione del mese di settembre e ancora prima di luglio.

A sostegno dei lavoratori, questa mattina, anche il Si Cobas. «Non solo ritardi negli stipendi – ha spiegato il coordinatore provinciale del sindacato Andrea Di Paolo – ma gli operai della Puliservice, che in fabbrica svolgono mansioni che non sono contemplate nel loro contratto di lavoro, sono continuamente a rischio infortunio».
Preoccupante infatti è anche l’aspetto sicurezza per cui i lavoratori, spesso sono stati chiamati a svolgere mansioni che esultano dal personale contratto di lavoro. Inoltre, le richieste fatte per dotate il personale della Puliservice di guanti, occhiali, scarpe, tute antinfortunistica, e gli accordi presi in tal senso, fino ad ora non hanno trovato esito. «Più di una volta ci è stato chiesto di svolgere mansioni che non ci competono – il racconto di alcuni lavoratori – anche il trasporto di prodotti chimici».

«La nostra protesta è fatta adesso a livello pacifico – ha proseguito Di Paolo – ma abbiamo intenzione di muoverci anche a livello legale. Per quanto riguarda gli operai della Puliservice, chiederemo la revisione del contratto».

da primonumero.it  del 23/11/2011)