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Perchè scioperare

E’ da tre mesi che siamo in lotta e per questo motivo 22 operai SAFRA sono stati licenziati.
I punti principali su cui la lotta è partita erano:

* la richiesta di applicazione integrale del contratto nazionale di lavoro (che tra le altre cose non  permette il lavoro a chiamata e la possibilità del capo di lasciarti a casa quando vuole, mentre impone il rispetto dei lavoratori da parte dei capi);
* il reintegro di un lavoratore ingiustamente licenziato;
* la richiesta di una indennità sostitutiva mensa di euro 5,29.

Come è possibile difendere la nostra dignità, se non rivendichiamo neppure questi minimi diritti che il contratto siglato anche dai padroni prevede?
Come è possibile essere considerati come delle persone, e non delle bestie, se non facciamo valere questi diritti?
Come è possibile non essere licenziati senza motivo se non siamo in grado di fare valere ciò che prevede  il contratto nazionale?
I lavoratori alle volte vengono da noi singolarmente in cerca di aiuto perché licenziati ingiustamente; ma la risposta in questo caso non può che essere  di tipo legale, tramite cause e avvocati.
Questo percorso però richiedere anni per una sentenza che spesso dà ragione agli stessi padroni (perché in questa società classista la magistratura serve gli interessi dei padroni).
Però, da quando un sempre più grande numero di lavoratori delle cooperative (del milanese, del lodigiano, del piacentino, di Varese, della Brianza, ecc.) ha detto basta allo sfruttamento ribellandosi – con la lotta – alla condizione di nuova schiavitù in atto nei posti di lavoro, è diventato possibile conquistare e imporre i propri diritti in tutte le cooperative.
Perchè quindi qui all’Esselunga, una parte di voi operai delle cooperative entrate a lavorare, sostituendo i lavoratori in sciopero, rendendo inutile la loro lotta e il loro sacrificio?
La loro lotta è anche la vostra e basterebbe la vostra partecipazione più attiva per vincere.
Forse che gli operai SAFRA sono più sfruttati di quelli di ALMA, RAD, SIGEST, RAPIDA, COPITAL?
NO, forse chi lavora in queste cooperative è pagato di meno e trattato anche peggio!
Non vi siete mai domandati perché ci sono diverse cooperative all’Esselunga?
Perché in questo modo possono dominarvi più facilmente mettendovi gli uni contro gli altri.
Vogliamo che questo sistema vada avanti così? Come possiamo dare  ai nostri figli  un avvenire migliore se non siamo in grado  di difendere i diritti che i contratti e le leggi (conquistati dai lavoratori con grandi sacrifici) prevedono?
La lotta dei lavoratori che sono qui in presidio da mesi davanti alla porta d’entrata dell’Essselunga, è la vostra lotta.
Voi sperate che essi vincano, ma  fate poco per sostenerli, o addirittura c’è chi tra voi aiuta il padrone perché li sconfigga.
Chi si presta agli ordini del padrone in questa dura lotta merita la sorte che viene riservata agli schiavi.
E’ ora di unirsi a chi sciopera; avete l’occasione per vincere, se superate la vostra paura.
Se invece questa battaglia la vince il padrone avrete una situazione in azienda peggiore e non potrete che continuare a subire questo sistema che oggi vi schiaccia come dei limoni e che in ogni momento, una volta succhiate le vostre energie, vi potrà buttare via.

Un’ultima domanda vi facciamo: se vi unite a chi lotta, può Caprotti, Longo o altri padroni delle cooperative fare il lavoro al vostro posto?
NO, non resterà a questi signori riconoscere i vostri diritti!

UNITEVI ALLA LOTTA. RIFIUTATEVI DI OBBEDIRE AL RICATTO DEI VARI CAPORALI. LO SCIOPERO E’ UN DIRITTO.POSSIAMO VINCERE SE STIAMO UNITI.  S.I. Cobas – 29.12.2011