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Elezioni RSU Pubblico Impiego

Le prossime elezioni RSU nel pubblico impiego cadono in un momento di violento attacco al servizio pubblico e ai diritti dei lavoratori.
Proprio il pubblico impiego è il settore che è stato  più colpito in questi anni dai provvedimenti del passato governo (dalla Legge 133/08 alla Brunetta) e di quello attuale (DM Salva Italia).
Con una campagna ideologica senza precedenti si è inteso indebolire i lavoratori pubblici per separarli da quelli privati, preparando l’attacco generale ai diritti di tutti.
Il contratto nazionale è stato bloccato per 5 anni, causando una perdita in potere d’acquisto superiore al 20% (pari a 3.500 euro all’anno!), eliminando nei fatti il contratto nazionale e aziendale e quindi il ruolo delle RSU.
I precari hanno sofferto il peso maggiore di questa politica: decine di migliaia di loro sono stati licenziati.
Sono state approvate misure vessatorie e propagandistiche in materia di malattia, valutazione delle prestazioni, invalidità, ecc.
Con la scusa di riformare la pubblica amministrazione è stato dato l’avvio a un processo di smantellamento del servizio pubblico che sta preparando la strada a licenziamenti collettivi nella P.A. come in Grecia (ne è un primo esempio la messa in mobilità di 700 dipendenti INPDAP a seguito della soppressione dell’ente).
Questo si è innestato sugli effetti nefasti di 10 anni di politica concertativa dei confederali, che ha permesso lo smantellamento del sistema pensionistico pubblico, la perdita del potere d’acquisto dei salari e la precarizzazione del mercato del lavoro con la conseguenza di un enorme spostamento della ricchezza nazionale a favore del profitto e della rendita, a scapito del lavoro.
E’ in questo clima di estrema divisione e frammentazione dei lavoratori che ora il Governo Monti si appresta a dare una ulteriore spallata anche alle ultime tutele (come l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori) di cui può ancora avvalersi quella minoranza di lavoratori che hanno un posto fisso e lavorano in un impresa con più di 15 dipendenti, percepiti dagli altri come dei “privilegiati” al pari dei dipendenti pubblici.

Il ruolo del S.I. Cobas nelle RSU

In questo contesto, la nostra azione ha permesso, attraverso anche i pochi spazi che restano ai delegati sindacali, di mantenere viva una coscienza critica rispetto alle scelte delle P.A. e dei loro complici sindacali, tramite un’azione di denuncia costante.
In alcuni comparti siamo riusciti a modificare gli aspetti più negativi di alcuni provvedimenti o a ritardarne l’attuazione.
Tutto questo è sufficiente?
La risposta è, decisamente, NO!
L’attacco micidiale sferrato alle condizioni dei lavoratori in risposta alla crisi sistemica dell’economia, rende più che mai necessario un salto di qualità. Ormai è evidente.
Non c’è nessuno che possa salvarci dall’impoverimento e dalla perdita dei diritti se non noi stessi, mediante l’azione diretta!
Bisogna smettere di pensare che alla fine riusciremo a cavarcela in modo clientelare, di illuderci che i provvedimenti negativi colpiranno sempre qualcun altro, di delegare ad altri la difesa dei nostri interessi: ben presto rimpiangeremo la nostra passività!
Serve uno sforzo maggiore, ma questo è possibile solo se molte e molti più colleghe e colleghi si impegneranno in prima persona a difesa dei propri diritti, esprimendo dei propri delegati.
In questo spirito abbiamo deciso di ripresentarci alle elezioni RSU, aprendo la lista a indipendenti e chiedendo a tutte/i di avere un ruolo attivo nel contrastare le politiche che portano al macero le conquiste del passato, partendo da:
• difesa dei diritti generali dei lavoratori (salario, sciopero, salute, pensione, servizi, …);
• drastica riduzione della forbice retributiva fra dirigenti e personale “subordinato”; 
• distribuzione delle risorse contrattuali senza discriminazioni premianti e graduale inserimento nella retribuzione base del premio  incentivante.

A marzo non delegare la difesa dei tuoi diritti, auto-organizzati con il S.I. COBAS!

Il volantino generale       Elezioni RSU P.I. Si Cobas