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La più Grande Depressione della storia?

Riceviamo e diffondiamo l’articolo di Antonio Pagliarone che, con la solita pazienza, ha messo in fila un po’ di dati. L’articolo è pubblicato dalla rivista «Connessioni»

 

Noi sappiamo bene che occorrono condizioni assolutamente determinate
perché sia possibile l’abbattimento del capitale. La volontà del
proletariato non basta, giacché se non esistono queste condizioni
determinate tale volontà non può svilupparsi affatto (Paul Mattick Crisi
Mondiale e Movimento Operaio, 1933).

Vedrai, vedrai… vedrai che cambierà…forse non sarà
domani ma un bel giorno cambierà (Luigi Tenco 1965)

Gli economisti più disparati e gli osservatori di ogni genere insistono nel definire l’attuale corso economico come una delle tante recessioni che hanno caratterizzato l’ultimo secolo, ma ben pochi hanno il coraggio di descrivere quella che potremmo forse qualificare come la più grande Depressione della storia. Per poter sostenere tale affermazione occorre prendere in considerazione le stime relative alle diverse grandezze economiche utili per fotografare una sistema economico e sociale che non è più in grado di riprodursi, un organismo seriamente malato di fronte al quale non si riescono ad applicare le solite terapie che in passato lo hanno rigenerato. Un malato terminale in via di decomposizione.

Uno dei protagonisti sorti alla ribalta dell’economia moderna è l’indebitamento………………….