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Protesta dei lavoratori licenziati guerriglia con le forze dell’ordine

Scontri tra i carabinieri e i dipendenti di un’azienda di Basiano che si occupa di logistica e che ha licenziato 90 persone. Le cariche durante il presidio, i feriti sono 38. Due i fermi.
di GABRIELE CEREDA da repubblica.it
Protesta dei lavoratori licenziati guerriglia con le forze dell’ordine Ambulanze per soccorrere i feriti
Dopo mezz’ora di guerriglia, a terra ferite rimangono 38 persone. È il bilancio finale degli scontri tra i lavoratori di un’azienda di trasporti di Basiano, nel milanese, e i carabinieri. Venerdì pomeriggio la cooperativa Alma, che gestisce la distribuzione per una grande catena di ipermercati, decide di lasciare a casa tutta la forza lavoro: 90 dipendenti. “Un manovra per riassorbire solo una parte dei lavoratori facendo affidamento sugli incentivi statali e con un salario di soli 4 euro all’ora, ancora più basso di quello attuale”, denuncia un sindacalista di Si Cobas.

Gli autisti che ricevono il benservito non ci stanno e organizzano un presidio permanente davanti ai cancelli di via Alfieri, nella zona industriale della cittadina. Alle 7.50 la miccia che dà il via alla rivolta ha il colore giallo di un autobus che trasporta 60 persone. Tutte reclutate per sostituire i lavoratori che si sono visti recapitare le lettere di licenziamento. Alla carica delle forze dell’ordine che provano a forzare il cordone per far passare il pullman, i manifestanti rispondono serrando le fila. In un istante è il caos. I carabinieri, in tenuta anti-sommossa, sfondano. I lavoratori rispondono. Parte una sassaiola. Volano manganellate, i dipendenti della cooperativa sradicano cartelli stradali e panettoni spargitraffico e li usano come arieti.

In pochi minuti l’aria diventa irrespirabile, satura di gas lacrimogeni. Uno di questi colpisce uno dei manifestanti che si frattura un femore. Il pullman con i lavoratori e un blindato dei carabinieri sono presi d’assalto. Arrivano un’eliambulanza, 10 ambulanze e quattro automediche. I feriti, 14 tra le forze dell’ordine, 24 tra i lavoratori vengono trasportati negli ospedali di Zingonia, Treviglio, al San Raffaele di Milano e al San Gerardo di Monza. Il più grave, con un trauma cranico per una manganellata, viene trasferito all’Humatis di Rozzano. Una decina di feriti preferiscono evitare le cure, “perché le forze dell’ordine attingono alle liste delle strutture sanitarie per denunciare i militanti”, dicono i lavoratori.  Due sono i manifestanti fermati dai carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale, ma i militari stanno valutando la posizione di altre 18 persone.

11 giugno 2012