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La protesta dei facchini ai magazzini Ikea di Piacenza. Resta il blocco

Dopo la Tnt e la Gls sbarca al maxipolo logistico dell’Ikea di Piacenza la protesta dei facchini. Da questa mattina è presente all’ingresso della sede di Le Mose un presidio organizzato dal sindacato SI Cobas. Come ha spiegato il coordinatore provinciale del sindacato autonomo Mohammed Arafat, questa mattina si è fermato il turno iniziato alle sei, alla base della mobilitazione la richiesta di rispettare le condizioni del contratto di lavoro nazionale e il pagamento degli straordinari per i lavoratori inquadrati non solo come facchini, ma anche come carrellisti e altri operatori della logistica. Alle 8 si è recato sul posto il questore Calogero Germanà per chiedere di interrompere la protesta.

“Alle 15 è stato convocato – spiega Arafat – un tavolo in Provincia, con l’assessore Andrea Paparo e il suo collega del Comune di Piacenza Luigi Rabuffi, e i rappresentanti dei sindacati confederali. Decideremo al termine dell’incontro se sospendere o meno la mobilitazione”.

AGGIORNAMENTO – Si è concluso dopo oltre due ore di confronto l’incontro in Provincia tra le parti per cercare di sbloccare la situazione all’Ikea di Piacenza e far rientrare la protesta dei lavoratori mobilitati dal sindacato autonomo SI Cobas. Attorno al tavolo i rappresentanti del consorzio di coop subappaltatrici S. Martino, Euroservizi e Cristall, i rappresentanti dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, quelli del SI Cobas, l’assessore provinciale Andrea Paparo e quello comunale Luigi Rabuffi.

“Dopo una lunga discussione sono stati esaminati diversi punti – ha spiegato Paparo – oggetto delle rivendicazioni dei lavoratori e mi sembra che ci sia la disponibilità delle imprese a trattare, naturalmente servirà un negoziato che le parti dovranno far partire di concerto e portare avanti”. Negativo il parere del Si. Cobas sul vertice, durante il quale sono state “manifestate soltanto intenzioni e propositi – hanno precisato i rappresentanti dei sindacati autonomi – mentre noi non vogliamo promesse, ma fatti”. Le assemblee con i lavoratori, circa 200 quelli coinvolti, seguite all’incontro, hanno deciso di mantenere viva la protesta e per il momento anche il blocco dei magazzini. Nelle prossime ore sono attesi ulteriori sviluppi.

da piacenzasera.it del 14 giugno 2012

vedi anche ilpiacenza.it