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IKEA – La lotta irrita CGIL CISL UIL e partiti

Aumenta la tensione sul caso Ikea. Dopo che nei giorni scorsi era rientrata la protesta (che aveva anche portato a un blocco delle attività), oggi i sindacati confederali e Andrea Paparo, assessore provinciale al Lavoro hanno espresso la propria “irritazione” per essere stati bypassati dall’assessore comunale al lavoro Rabuffi e dai Cobas. Arriva così una nota dai lavoratori.

La lettera dei lavoratori. Siamo i lavoratori in appalto ai magazzini Ikea di Piacenza.
Siamo saliti alla cronaca locale dopo che abbiamo scioperato avanzando una piattaforma sindacale che nessuno voleva discutere.
Allo sciopero abbiamo partecipato praticamente tutti, salvo pochissime eccezioni, e questo ha fatto sì che le nostre istanze iniziassero ad essere prese in considerazione.
Nessun problema è stato attualmente risolto.
Siamo determinati affinché si arrivi ad una giusta soluzione e siamo pronti a scioperare ancora se ciò non avverrà attraverso il dialogo in tempi accettabili.
Il dialogo, noi lo ricerchiamo con il committente, l’Ikea, e le cooperative per le quali lavoriamo.
Tutti noi abbiamo fatto la scelta di costituirci in sindacato, il nostro sindacato!
Questo sindacato ha un nome, si chiama SI-Cobas. Altri sindacati che non hanno iscritti o consistenza tra di noi, non hanno il nostro consenso, non sono legittimati a rappresentarci e a trattare per nostro conto.
Nelle assemblee che i confederali hanno tentato di fare presso i magazzini Ikea glielo abbiamo già detto e la loro ostinazione a voler essere coinvolti indipendentemente dal nostro mandato, è per noi un’offesa alla nostra volontà e dignità.
Se qualcuno si sente escluso, come apprendiamo dal quotidiano di Piacenza “Libertà” di oggi, è un suo problema e non nostro.
Per fare incontri interlocutori tra noi e le cooperative non ci serve l’autorizzazione di nessuno.
Siamo lavoratori con la testa sulle spalle e decidiamo autonomamente se fare o andare a degli incontri, se accettare o meno che qualcuno si ponga come mediatore come nel caso dell’assessore Luigi Rabuffi, al quale va il nostro ringraziamento per l’interessamento sinora manifestato alla nostra vertenza.
Se le istituzioni vogliono interessarsi a noi lo facciano, oltre ad essere operai siamo anche abitanti di questo territorio. Sapremo valutare se l’interessamento sarà stato utile o viceversa.
Due questioni vogliamo ribadire riguardo alla nostra piattaforma.
La prima: noi oggi siamo un sindacato e vogliamo essere riconosciuti come tale. I nostri delegati, sono delegati reali dei lavoratori presso i magazzini IKEA di Piacenza e sono delegati per il Sindacato Intercategoriale Cobas.
La seconda: vogliamo che presso l’appalto Ikea si giunga ad applicare un unico contratto per tutti gli operai delle cooperative presenti nei magazzini, il CCNL Trasporti e logistica, e che ci sia un immediato adeguamento dei livelli contrattuali ed una corretta distribuzione del lavoro per garantire il raggiungimento del monte ore mensile previsto contrattualmente.
I lavoratori delle cooperative in forza ai magazzini IKEA di Piacenza.  da piacenzasera.it

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Piacenza – “Cgil, Cisl e Uil e l’assessore Paparo vogliono farsi riconoscere meriti in una vicenda alla quale non hanno nemmeno preso parte”. Edoardo Pietrantoni del sindacato Si Cobas interviene sul vero e proprio incidente diplomatico tra Comune di Piacenza, Provincia e sindacati. Alla base le proteste dei lavoratori dell’Ikea, sollevatisi alcuni giorni fa per denunciare condizioni di lavoro non idonee e irregolarità nelle buste paga. Una vicenda che si è svolta e risolta nei giorni scorsi ma che lascia dietro di sé una scia di polemiche. Dopo l’incontro tra i facchini con l’assessore comunale Luigi Rabuffi, Cgil, Cisl e Uil lamentano di non essere stati invitati al tavolo. Anche l’assessore provinciale Andrea Paparo sottolinea come simili vertenze di lavoro siano materia della Provincia. “Per Ikea, io stesso avevo già convocato un tavolo”, spiega Paparo, non capisco per quale motivo abbiano deciso di non interpellarci perché è la Provincia ad avere la prima competenza su queste vicende. Spero non si tratti di mero protagonismo, comunque non voglio sollevare polemiche, speriamo solo non succeda più”.

da piacenza24.eu