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La lotta dei disoccupati-precari a Torino

Martedì 24 luglio, i disoccupati, dopo un presidio permanete di 15 gg davanti al Municipio, presentavano al Comune di Torino la seguente piattaforma:
“Spett.le Presidente del Consiglio, Assessori e Sindaco del Comune di Torino, con la presente siamo a chiedere misure urgenti che fronteggiano la grave condizione di disagio in cui vivono migliaia di famiglie torinesi senza lavoro e quindi senza un reddito che permette di mantenere una condizione minimamente dignitosa.
Mercoledì scorso si è tenuto un pre incontro con l’assessore al lavoro (vicesindaco Tom Dalessandri) e l’ex assessore Borgogno in cui  è emersa l’inadeguatezza del Municipio (nella struttura e nei piani) ad affrontare la situazione di emergenza occupazionale che vive la città di Torino (la città del Nord col più alto tasso di disoccupazione), un  esempio è che  alla voce sostegno al reddito e piano lavoro è dedicato solo lo 0,3 % del bilancio Comunale.
Si è altresì discusso di misure atte a contrastare il dilagare degli sfratti, dove Torino ha il primato nazionale su n° degli abitanti, come altresì dei servizi dove sempre a Torino l’83% delle famiglie non riesce a pagare le bollette regolarmente (La Stampa  20-7-2012).
Questo incontro vuole  verificare la disponibilità del Consiglio Comunale ad adoperarsi e ad attuare misure, in tempi brevi, per contrastare  il grave disagio di migliaia di famiglie torinesi, per cui chiediamo che siano deliberate risorse significative (almeno il 10% del bilancio municipale)  a sostegno del reddito dei disoccupati.
In particolare si chiede di :
– riaprire in tempi brevissimi cantieri di lavoro/ lavori socialmente utili per almeno 10.000 persone
– attivare misure di sostegno al reddito diretto (contributi alle famiglie con disoccupati) e indiretto, quali pagamento dei servizi essenziali  (acqua, luce, gas, educazione, affitti)
– adoperarsi affinchè la casa non sia un dramma per chi non ha reddito sufficiente a poter  pagare, l’affitto o il mutuo, in modo che chiunque abbia uno sfratto in corso, abbia una sistemazione abitativa; nel frattempo si chiede di far pressione sul Prefetto e sul Governo per una moratoria sugli sfratti, oltre  appello alla Questura a non usare la forza “pubblica” per mettere sulla strada le famiglie disagiate.” Su questi punti chiediamo che il Consiglio, gli Assessori e il Sindaco si esprimano in tempi brevissimi, con misure tangibili.”

Il 6 giugno in un altro incontro con il Consiglio Regionale si chiedeva resoconto dei 900 milioni del piano occupazionale Piemonte e si rivendicava con una piattaforma, l’attivazione di misure di sostegno al reddito e l’apertura di cantieri di lavori socialmente utili per almeno 10.000 disoccupati.
        
Su queste rivendicazioni i disoccupati e i precari lanciano iniziative di mobilitazioni a tempo indeterminato.
Assemblee tutti i venerdì ore 21 – C. Brescia 22

28 luglio 2012
Sindacato Intercategoriale Cobas   Comitato Cantieristi