Pubblico Impiego

Lavoro, sicurezza e salute… salvaguardia dell’ambiente sono valori connessi

A Taranto la minaccia del posto di lavoro si è aggiunta ai crimini contro i lavoratori e contro le masse popolari della zona perpetrati per anni, in tutta impunità, dai padroni dell’ILVA, Riva e complici privati e pubblici, politici e sindacali. Proprio la minaccia del posto di lavoro ha però ora messo in prima fila gli operai dell’ILVA.
  
Quello che sta succedendo a Taranto, agli operai dell’ILVA e alle masse popolari della zona insegna e conferma che la privatizzazione delle aziende pubbliche, la riduzione dei diritti dei lavoratori, la riduzione dei servizi pubblici, il primato del mercato e dei profitti, sono aspetti diversi della guerra non dichiarata che le classi dominanti stanno conducendo contro i proletari e i cittadini.
  
Quello che sta succedendo a Taranto non solo indica l’incompatibilità tra industria e ambiente, tra diritto al lavoro e diritto dei lavoratori e di tutte/i alla sicurezza e alla salute. Indica l’incompatibilità tra il capitalismo e gli interessi delle masse e in primo luogo dei lavoratori. Che cosa ha ostacolato e  in definitiva impedito che le tecniche di produzione venissero via via adeguate alle conoscenze e ai metodi più avanzati, più sicuri e meno inquinanti? Forse che non esistono tecniche per ridurre e perfino eliminare l’inquinamento e rendere più sicuro il lavoro, quelle stesse che Riva usa nelle sue fabbriche in Germania? Forse che nella ricerca per migliorare la sicurezza e l’igiene del lavoro, i capitalisti e le loro autorità hanno investito tante risorse quante ne hanno investito per la ricerca di profitti, nel riarmo, nella pubblicità?
 
Non sarà cero il Governo Monti a risanare la situazione che finalmente è all’attenzione di tutti. Il corso che i governanti hanno seguito finora rispecchia i loro interessi. Già ora cercano di creare contrasti tra le masse popolari dicendo che gli stanziamenti per la bonifica vanno a danno di altri servizi pubblici, che quello che va a Taranto devono prelevarlo con aumenti di tasse o altro.
 
BISOGNA RESPINGERE IL RICATTO TRA LAVORO E GLI ALTRI DIRITTI (SICUREZZA, SALUTE, AMBIENTE ECC.)

BISOGNA ORGANIZZARSI PER IMPORRE CON LA LOTTA CHE GLI STANZIAMENTI PER LA BONIFICA VENGANO PRELEVATI DAI PROFITTI DEI PADRONI, DAI COMPENSI FARAONICI DEI MANAGER DI STATO.

1 Agosto 2012 – S.I. Cobas Regione Lombardia