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Perchè sciopereremo il 28 settembre

sciopero pubblico impiego 28 settembre 2012

sciopero pubblico impiego 28 settembre 2012Come a molti anche a noi questo sciopero non piace. Non hanno credibilità le sigle che lo hanno indetto perché sono anni che firmano accordi a perdere per i lavoratori e se siamo arrivati a questo punto la colpa è anche loro. Non ci piacciono gli obiettivi dello sciopero perché a noi non interessa che venga ripristinata la concertazione, madre di tutti gli accordi capestro (dall’abolizione della contingenza alla prima riforma delle pensioni), né che “il risanamento” venga gestito da questo governo con un po’ più di equità, cioè che l’abolizione dei diritti dei lavoratori avvenga un po’ più gradualmente, ciò che vogliamo è la fine di un sistema che privatizza i profitti e collettivizza le perdite e nel quale non vi è più posto per i diritti dei lavoratori.

Ma lo sciopero è l’unico mezzo che abbiamo per riprendere in mano le nostre vite e protestare contro la macelleria sociale a cui stiamo assistendo e cercare, partendo dal basso, di unificare la protesta che sta salendo da molti posti di lavoro .

Non ci sono soldi per le scuole né per gli ospedali, i rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici sono bloccati da anni, i nostri ticket verranno ridotti a 7 euro dal 1 ottobre e non sappiamo se prenderemo l’incentivo perché a fine anno l’amministrazione ha rivisto retroattivamente i coefficienti di produttività rendendo impossibile il raggiungimento dei piani di produzione.
Il nostro posto di lavoro è a rischio perché a breve verranno stabiliti gli esuberi per ogni comparto (più di 4.000 solo all’INPS) e non crediamo che i pensionamenti anticipati saranno sufficienti a coprirli.
E intanto la FIAT reclama altri aiuti dallo Stato (ma dov’è finito il tanto sbandierato liberismo di cui si riempiono la bocca quando si parla dei diritti dei lavoratori?) e il governo approva un piano, pagato con i nostri soldi, per risanare il disastro ambientale causato dall’ILVA: è sempre il solito vecchio ricatto, o i debiti delle imprese se li accolla la collettività oppure migliaia di lavoratori verranno messi sulla strada.
Le più importanti giunte regionali (dalla Lombardia al Lazio, dalla Sicilia alla Campania) sono sotto inchiesta per sprechi milionari di denaro pubblico e a noi viene chiesto di fare altri sacrifici.

Insomma a pagare siamo sempre e solo noi lavoratori e l’attacco sarà sempre più forte se la nostra risposta sarà debole.
E’ per questo che il 28 settembre sciopereremo, non per far passare le posizioni concertative di CGIL e UIL, ma per far sentire la nostra voce e creare un movimento di opposizione che parta dai luoghi di lavoro.
Milano, 24/09/2012 S.I. COBAS INPS

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CGIL e UIL hanno proclamato per venerdì 28 uno sciopero Generale del Pubblico Impiego.

Perché (sostengono) si oppongono alla manovra (“Spending Review”) che definiscono: ingiusta, iniqua, inefficace, pericolosa;

perché (sostengono): taglia in maniera indistinta, uffici e servizi, beni comuni, posti letto ospedalieri, lavoratori e precari.

Siamo d’accordo!

Ma allora perché:

• questa opposizione non si attua a livello aziendale dove queste misure vengono tradotte, applicate, messe in pratica?
• le ragioni di questa giusta opposizione non vengono pubblicizzate e dibattute in incontri con i lavoratori sempre invocati ma mai ascoltati?
• in un clima di semi clandestinità ci si avvia alle prossima scadenza elettorale, alle solite “Passeggiate Romane”?

Perché in realtà si oppongono ma stando ben attenti a non disturbare troppo il governo (la CISL non ne ha bisogno perché non sciopera neanche), a non agitare troppo gli animi, perché il pericolo vero per loro è il dover gestire una rabbia, una protesta, che potrebbe trasformarsi in vera opposizione.

Da qui gli scioperi a scoppio ritardato, proclamati ma non organizzati, volutamente tenuti sotto traccia, praticamente finti.

Per provare a capire, discutere e approfondire questi temi e per partecipare alle nostre iniziative:
CONTATTATECI a: sanita@sicobas.org
26-09-2012 Sindacato Intercategoriale Cobas