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Mobilitazione in sostegno agli operai IKEA in lotta

Nonostante la disponibilità del SI-Cobas ad affrontare le problematiche ad un tavolo tra le parti, IKEA e Consorzio hanno scelto la linea dura, negando il rientro di una quindicina di operai, tra delegati ed attivisti del SI-Cobas sospesi dal servizio, con l’intenzione di trasferirli in altri appalti e ventilando il licenziamento per tre di loro.

Nel frattempo circa 80 lavoratori, che recentemente avevano cominciato la protesta contro paghe miserrime e per un’equa distribuzione del lavoro, sono stati lasciati a casa (senza nessuna sospensiva dal lavoro)  per oltre due settimane senza nessun motivo esplicitato da parte del Consorzio e delle Cooperative di appartenenza (Cristall, San Martino ed Euroservizi).

Agli operai che attualmente stanno lavorando è riservata, invece, una martellante campagna terroristica che obbliga, sotto ricatto, gli iscritti al SI-Cobas a dare disdetta se vogliono continuare a lavorare, cooptandoli, in alcuni casi, direttamente tra le braccia di sindacati compiacenti e filo-padronali come la CISL, sempre pronti ad affossare la lotta degli operai e a sostenere chi li sfrutta.

Alla lista di proscrizione IKEA/CGS si aggiunge il loro tentativo di far sottoscrivere forzosamente agli operai che stanno lavorando un appello che va contro i loro compagni che sono stati estromessi, nel tentativo di metter gli uni contro gli altri per agevolare la loro politica antisindacale.

In questi giorni di presidi, blocchi, cariche, feriti, denunce, mobilitazioni davanti ai negozi Ikea… gli operai hanno tenuto testa al tentativo di far fuori loro e le rivendicazioni che accompagnano questa lotta.

La campagna antioperaia ed antisindacale si rafforza ogni giorno che passa con la discesa in campo di soggetti politici, sindacali e datoriali che vogliono estirpare l’autorganizzazione operaia dai loro appalti e dai loro affari milionari.

C’è chi si appella alla convocazione urgente del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza  pubblica, come il deputato del PDL Foti, contro la “minoranza di violenti”; chi da dell’irresponsabile al nostro sindacato, come i confederali pronti a fare nuovi iscritti sotto ricatto ed in combutta con il padronato (CISL in particolare); chi è chiamato a manganellare gli operai per salvaguardare questo sistema di sfruttamento, violenza e coercizione, garantendo la liberà del mercato e schiacciando la dignità dei lavoratori.

Con questo appello lanciamo una campagna di sostegno alla lotta in corso ed invitiamo lavoratori e forze solidali a mobilitarsi in modo attivo.

   –  Da questo sabato 3 novembre invitiamo ad organizzare volantinaggi e presidi per portare la nostra voce davanti ai negozi IKEA presenti in Italia diffondendo il volantino  Lettera aperta degli operai Ikea  rivolto alla clientela che chiamiamo  a compiere un gesto solidale

   –  Il primo appuntamento imminente, invece, rivolto a chi è nelle vicinanze territoriali del nostro Deposito è Venerdì 2 Novembre a partire dalle ore 06:00 al presidio per partecipare alla mobilitazione e all’assemblea che terremo davanti ai cancelli nel corso della mattinata.

Lavoratori SI-COBAS, Deposito Centrale IKEA di Piacenza              01/11/2012