Ci arriva notizia che al compagno Aldo (e ad altri due) sia stato notificato un provvedimento restrittivo con la proibizione di entrare nel territorio piacentino per i prossimi 3 anni.
A pochi giorni dallo sciopero dell’intero settore della logistica proclamato in occasione delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria, passaggio fondamentale per sostenere una piattaforma rivendicatica elaborata e discussa in numerose assemblee autorganizzate dai protagonisti delle lotte e dal sindacato di riferimento, la magistratura e le forze dell’ordine intendono colpire uno dei compagni protagonisti di un ciclo di lotte sempre più in espansione.
Aldo è infatti accusato di aver sostenuto, con determinazione e continuità, il processo di autorganizzazione tra i lavoratori delle cooperative che ha portato alle ultime lotte in questo settore tra cui forse la più nota: l’Ikea di Piacenza.
In un momento in cui i problemi in Italia sembrano essere i costi della “politica” e la corruzione della casta dando vita ad una forma di generica protesta interclassista, chi invece si muove sul terreno primario dello scontro sulle condizioni di precarietà e di sfruttamento, viene colpito con misure repressive volte a bloccare le lotte e fermare questa onda lunga di conflitto nel campo della logistica che sta scoperchiando il buco nero dove trovano commistione gli interessi economici e politici dei grandi gestori dei consorzi delle cooperative e quelli concertativi oltre che economici dei sindacati confederali.
Riteniamo questo atto molto grave e ancor di più perchè colpisce in maniera perversa il diritto all’autorganizzazione sindacale all’interno dei luoghi di lavoro e perchè inserito in una logica scientificamente repressiva contro questo settore di lotta che sta riuscendo a coniugare una battaglia economico sindacale con una prospettiva di trasformazione della società raccogliendo ampi consensi in termini di solidarietà militante.
Inoltre il 29 marzo Aldo sarà insieme a dei nostri compagni sul banco degli imputati per la prima lotta di Origgio nel 2008 che ha messo in moto questo percorso di lotte. Ma il nemico di classe sia certo che la lotta di classe non si ferma e nessuno cadrà nelle loro provocazioni!
Lo sciopero della logistica del 22 di marzo si carica quindi anche di questi contenuti che facciamo nostri rigettando la provocazione al mittente.
Solidarietà ad Aldo. La repressione non ferma le lotte.
I compagni e le compagne del Csa Vittoria