Trasporti

TPer sciopero del 14.03.2013

Il Sindacato Intercategoriale Cobas(settore trasporti) condivide e solidarizza pienamente con la lotta dei conducenti emiliano-romagnoli che hanno decisamente rotto gli indugi contro le politiche di annientamento dei servizi pubblici che la classe dirigente di questo paese sta portando avanti con rapidità anche nel trasporto pubblico locale. Lorsignori tutti non pensino che tutte le loro riforme che hanno fatto passare in questi anni, grazie anche all’importante silenzio/assenso della quasi totalità delle dirigenze sindacali, passeranno senza colpo ferire!
Contro questa politica che sta macinando e polverizzando diritti, salari, dignità e pensioni, ogni lotta autonoma ed autorganizzata che denota finalmente un risveglio della coscienza operaia, posta politicamente a dormire da anni, rappresenta un soffio di vento che comincia a scuotere la loro agiata tranquillità. È un vento che non può e non deve essere confinato e imprigionato nelle “alte mura di cinta” di un’azienda piuttosto che di un’altra. È un vento che, nel più breve tempo possibile, deve essere trasformato in una bufera che dovrà mettere in moto il fiume carsico della lotta di classe che, andando ad unire decine e decine di migliaia di lavoratori, comincia ad abbattere gli argini imposti dal potere cominciando, veramente, a preoccupare la loro folle corsa a smantellare ogni forma di tiepida socialità costruita, in qualche modo, nei decenni precedenti.
È centrale, pertanto oggi, cominciare a tessere una grande tela dei rapporti tra lavoratori di aziende diverse. È straordinariamente importante oggi cominciare a seguire una sola stella polare: la stella che indica la direzione della LOTTA DI CLASSE.
Come S.I. Cobas, non pensiamo che oggi, anche come lavoratori del settore dei trasporti, si possa pensare di uscire dal vicolo cieco dove ci hanno cacciati, senza che dai lavoratori stessi emergano spinte a buttare a mare la vecchia ferraglia sindacale che continua a girovagare nelle aziende cercando di continuare a mietere tra i lavoratori disorganizzazione, frammentazione e disperazione.
Mai come oggi quindi in definitiva, i lavoratori TPER insieme ai lavoratori di tutte le aziende di trasporto – inevitabili vittime dei processi riformatori politici in atto – è necessario che riprendano nelle loro mani(senza delegare ad altri) il bandolo della matassa, ed è da qui che deve ripartire la costruzione di una potente forza d’urto utilizzando i micidiali “arieti” dell’UNITÀ e della SOLIDARIETÀ.    
Milano, 15 marzo 2013   www.sicobas.org