Uncategorized

Tagli ai salari operai per malattia alla CNH di Modena (gruppo Fiat)

AMMALARSI È UN REATO CONTRO LA LEGGE DEL PROFITTO!!!
Nello stabilimento della CNH di Modena, diverse decine di operai hanno visto la loro busta paga di febbraio decurtata a causa dei periodi di malattia brevi, conteggiati da 1 a 5 giorni negli ultimi 12 mesi e ciò in riferimento al CCSL del 29/12/2010 firmato da FIM, UILM, FISMIC, UGL e Associazione Quadri e Capi, art. 24 cap. assenteismo-versione B.

Altri operai, riceveranno tale decurtazione nel mese di aprile.

Questo non è solo un ulteriore attacco alla condizione lavorativa degli operai, con la perdita di una loro conquista per il riconoscimento alla retribuzione dei primi tre giorni di malattia, ottenuto e strappato con lotte sanguinose, scioperi ad oltranza, feriti e morti, nelle piazze.
Ma è il riemergere senza più veli e tabù, della logica dei padroni che attraverso questa strategia mirano oggi a penalizzare e punire, chi non è più funzionale e produttivo per il profitto privato.

Oggi gli operai dietro il ricatto della perdita di salario, vengono spinti al lavoro ammalati, ma domani? Siamo di fronte al ripetersi della storia, ai suoi corsi e ripercorsi e si può in tutta logica dire e pensare che ci sia una evidente analogia tra quanto sta avvenendo in FIAT e il famigerato programma Nazista denominato Aktion T4.

Per non parlare poi della “commissione-assenteismo” la quale è composta da soggetti appartenenti a quelle organizzazioni sindacali che si sono rese disponibili, hanno collaborato con i padroni per ridurre e portare gli operai a questo stato di cose, al loro abbrutimento alla loro totale decadenza.

Questi soggetti che niente fanno se non per un loro tornaconto personale, dovrebbero come inquisitori stabilire chi deve essere il sommerso e chi il salvato. Ricordano molto amaramente il ruolo calcato dalle spie nei campi di sterminio nazista i collaborazionisti che garantivano a se stessi la bella vita i privilegi, a scapito delle sofferenze, la morte altrui.
Agli operai ridotti in questo stato di barbarie, non resta che incominciare a pensare che è meglio se si deve soccombere aver tentato lottando, che restare supini e succubi ad aspettare la propria fine, senza avere uno scatto di dignità, alzare la fronte e dire basta.

Ribellarsi allo sfruttamento, a essere merce usa e getta a farsi ridurre come limoni spremuti.

Se gli operai sono ridotti a questo stato di cose è anche perché non vogliono prendersi le proprie responsabilità personali e individuali, farsi carico della lotta dell’impegno individuale e collettivo che ci vuole per cambiare la loro realtà.
Sino a quando gli operai non avranno compreso l’importanza di fare questo passo, per loro non ci sarà mai un inizio per la liberazione della loro schiavitù.

È per tanto una ovvietà che in una società classista fatta da schiavi e padroni, accada che all’operaio venga tagliato il salario solo perché questi si è ammalato, mentre al maggiordomo “l’Ad Marchionne” vengano riconosciuti lauti compensi, come i 7,4 milioni di euro nel 2012.

E se questo è quanto guadagna un servo, figuriamoci le cifre in profitto ottenute dal suo padrone… incalcolabili.

Operai è ora di rincominciare a muoversi, per tanto come SI COBAS dichiariamo sciopero martedì 2 aprile 2013 le ultime 2 ore del turno di lavoro.
02/04/2013 – SI COBAS MODENA – RSU SI COBAS NEW HOLLAND MODENA