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Sciopero 15 maggio: la manifestazione di Roma

Anche a Roma i facchini della logistica scendono in piazza per il secondo sciopero nazionale di 24 ore del settore (seguito da 24 ore di blocco degli straordinari) in una città che rappresenta il secondo nodo europeo (dopo Berlino) per la distribuzione al dettaglio.
Dopo lo sciopero nazionale del 22 marzo il 15 maggio gli operai fanno il bis. Un segnale chiaro e forte contro il tentativo di far passare, con il rinnovo del contratto collettivo nazionale di settore, tutta una serie di ulteriori peggioramenti economici e normativi (ad un contratto già di per sé ampiamente insufficiente).
L’appuntamento Romano di piazza e’ stato nel comprensorio logistico della Tiburtina, una (non l’unica) zona ad alta concentrazione di aziende del ramo.
Dalle 9.00 circa di mattina i lavoratori in sciopero, di SDA e di BRT-Bartolini, si sono prima concentrati in una piazza del comprensorio, per poi sfilare in corteo davanti alle numerose aziende della zona, ed infine tornare nella piazza di partenza, dove hanno tenuto una assemblea nella quale hanno discusso della situazione generale del settore e della lotta sul contratto, e anche, ovviamente, delle loro lotte specifiche.
L’assemblea si e’ tenuta in contatto telefonico con le altre città d’Italia in sciopero e con varie radio antagoniste.
Forte e significativa anche la presenza di varie strutture e situazioni di compagni e lavoratori che in questi mesi anche a Roma sono stati a fianco delle lotte dei facchini.
Il nostro intervento come si cobas su Roma e’ iniziato da pochi mesi, ma ha già portato ad un accordo per tre magazzini di SDA, che ha completamente ribaltato le precedenti condizioni di paga e di lavoro, e all’apertura della lotta su un magazzino BRT-Bartolini, dove grazie alla forza dei lavoratori, la vertenza sembra ormai avviata ad una conclusione positiva.
Questo e’ stato possibile in primo luogo per la grande compattezza dimostrata dai lavoratori nella lotta ma anche per la spinta propulsiva dell’intero movimento di lotta a livello nazionale che ha esercitato ed esercita una forza di attrazione che allarga le lotte in maniera esponenziale.
Un intero settore in ebollizione, quello della logistica, un settore che parte da condizioni di lavoro di vera e propria schiavitù, e che in poco tempo ha raggiunto risultati eccezionali sia per numero di lavoratori coinvolti nei processi di lotta, sia per le conquiste ottenute.
Se i padroni pensano – attraverso questo tentativo di peggioramento del contratto nazionale – di poter contenere la spinta rivendicativa  prodotta da alcuni anni dalle lotte dei lavoratori del settore si sbagliano di grosso.
Sono sempre più numerosi i magazzini dove i lavoratori si organizzano, sempre più vasta e’ la loro discesa in campo e sempre più forte la consapevolezza che tutti uniti nella lotta sapremo difendere ed estendere quello che ci stiamo conquistando giorno per giorno.

16 maggio 2013 – SI COBAS – coordinamento provinciale di Roma

Intervista al coordinatore provinciale Guglielmo M.