CONQUISTATI:
ISTITUTI CONTRATTUALI AL 100% CALCOLATI SULLE 168 ORE;
INTEGRAZIONE INFORTUNIO E MALATTIA AL 100% A PARTIRE DAL PRIMO GIORNO;
INDENNITA’ MENSA GIORNALIERA PARI A 5 € AL GIORNO.
Dopo un lungo periodo di trattative e incontri che hanno accompagnato la stagione di lotte della logistica con i 4 scioperi generali del settore e le svariate iniziative di lotta specifiche attuate nei magazzini GLS di Padova, Verona, Piacenza e Bologna, GLS ha firmato un verbale che sarà indirizzato alle varie società che gestiscono i magazzini dove le nostre OO.SS. sono rappresentative.
GLS-GESC si impegna a far sì che gli appaltatori che attualmente gestiscono i relativi centri di smistamento applichino quanto convenuto.
Riportiamo di seguito il contenuto del verbale:
Facendo seguito alle proposte avanzate dalle OO.SS. SI.Cobas e ADL-Cobas per uniformare le condizioni contrattuali, retributive e di lavoro nei magazzini dove le stesse sono sindacalmente rappresentative (Bologna, Piacenza, Padova, Verona) GESC si impegna a far sì che gli appaltatori che attualmente gestiscono i relativi centri di smistamento applichino quanto di seguito convenuto:
RETRIBUZIONE E BUSTE PAGA:
A partire dal 01/11/2013, così come avviene già per i centri di smistamento di Bologna e Piacenza, la piena applicazione del CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni del 26/01/2011 e di tutti gli istituti contrattuali economici e normativi previsti (tredicesima, quattordicesima, ex festività/permessi/Rol, TFR, ferie, pagati al 100%) e calcolati sull’intero monte ore lavorativo previsto (168 ore mensili).
MALATTIA E INFORTUNIO:
Riconoscimento integrale ed al 100% di malattia ed infortunio attraverso il seguente percorso temporale:
A partire dal 01/11/2013, così come avviene già per i centri di smistamento GESC di Bologna e Piacenza, verrà riconosciuta la copertura integrale ed al 100% dell’infortunio.
A partire dal 01/01/2014, così come avviene già per i centri di smistamento GESC di Bologna e Piacenza, verrà riconosciuta la copertura al 100% della malattia per i primi tre giorni di carenza.
A partire dal 01/04/2014, a tutti i lavoratori operanti presso i centri di smistamento GESC dove le suddette OO.SS. sono rappresentative, verrà riconosciuta la copertura integrale ed al 100% della malattia (primi tre giorni di carenza + restante periodo di malattia) nel limite di un evento patologico a bimestre (gennaio/febbraio; marzo/aprile; maggio/giugno; luglio/agosto; settembre/ottobre; novembre/dicembre), fatte salve condizioni di maggior favore.
INDENNITÀ MENSA per gli impianti di Verona, Padova, Piacenza e Bologna
Erogazione di una indennità mensa che raggiungerà, a partire dal 01/04/2014, il valore giornaliero di 5 euro attraverso il seguente percorso temporale:
A partire dal 01/11/2013 verrà conferita una indennità mensa del valore di 4 euro giornaliere;
A partire dal 01/01/2014 verrà conferita una indennità mensa del valore di 4,5 euro giornaliere;
A partire dal 01/04/2014 verrà conferita una indennità mensa del valore di 5 euro giornaliere.
Tale indennità verrà conferita secondo i seguenti parametri:
giorni effettivamente lavorati – intendendo per giornata lavorata quella in cui i lavoratori abbiano una presenza superiore alle 4 ore giornaliere;
giorni di effettiva presenza – ovvero non verrà erogata l’indennità mensa per le giornate di assenza dovute a malattia, infortunio, ferie, aspettativa o altra assenza giustificata o non giustificata.
L’indennità potrà essere conferita direttamente in busta paga o attraverso ticket restaurant a seconda della scelta operata dalla società che detiene l’appalto dei servizi di facchinaggio del rispettivo centro di smistamento GLS.
Relativi accordi sui punti citati saranno da prendersi direttamente con e società appaltatrici delle attività nei vari impianti.
Sulle restanti proposte avanzate dalle OO.SS. SI. Cobas e ADL.Cobas si rinvia, di comune accordo, il confronto ad aprile 2014.
Questo il testo integrale del verbale che sancisce l’uniformazione, entro il mese di aprile 2014, delle condizioni contrattuali dei lavoratori in appalto ai servizi di movimentazione merci.
Questo il risultato di una politica e di una prassi sindacale di unità e di lotta operaia che, conquistandosi un reale potere contrattuale, lo esercita mettendo in campo forza e consapevolezza.
Un risultato che si muove nella direzione di unificazione concreta delle lotte e dei lavoratori che si organizzano, rafforzando quella tendenza in atto che, nel suo specifico, il movimento dei lavoratori della logistica oggi rappresenta.
Più nello specifico questo risultato evidenzia che la lotta per condizioni di lavoro dignitose può e deve articolarsi oltre la contrattazione nazionale classica, dove il tavolo è blindato ed i giochi sono già scritti, mettendo in campo una vertenzialità diffusa che unisce gli operai ai vari livelli.
Già solo l’unita dei lavoratori di vari magazzini di una singola filiera esprime una forza che permette di uniformare le loro condizioni contrattuali e retributive, segnando un netto avanzamento che può scavalcare gli steccati rappresentati dagli stessi CCNL e dalle imposizioni delle Centrali delle cooperative (come nel caso della logistica).
E’ infatti evidente che, nel momento in cui si conquista orario di lavoro pieno, istituti contrattuali al 100% calcolati sempre sulla base delle 168 ore, integrazione al 100% per malattia e infortunio, indennità di mensa, il miglioramento economico, da subito, è maggiore di quanto previsto dagli aumenti per il rinnovo contrattuale.
Questi elementi, già di per sé, si configurano come uno scavalcamento della contrattazione nazionale a perdere dei sindacati confederali, determinando, nella pratica della lotta, una nuova modalità di contrattazione che si può estendere a macchia d’olio attraverso l’estensione del conflitto e la costruzione di rapporti di forza più favorevoli agli operai che possono assumere una maggiore rilevanza ed incisività.
E’ infatti su questi presupposti che come Si Cobas e Adl Cobas ci stiamo muovendo con molti atri dei principali corrieri (TNT, BRT, SDA, ARTONI, ecc) per il raggiungimento degli stessi obiettivi, come base di partenza per affrontare successivamente anche altri aspetti relativi all’inquadramento del personale, ai cambi di appalto, alla stessa condizione di socio lavoratore.
E’ solo grazie alle lotte condotte contro lo sfruttamento e contro le centrali sindacali corrotte e complici, che siamo arrivati oggi ad aggiungere ai moltissimi risultati già raggiunti in centinaia di magazzini, anche questo risultato che rappresenta un punto avanzato da estendere ovunque nel solco della piattaforma di lotta che abbiamo puntualizzato in fase di rinnovo del CCNL del settore.
Il movimento di lotta dei facchini, attraverso l’unità conquistata e l’estensione che sta assumendo, parla oggi all’intera classe lavoratrice attraverso un esempio di lotta che mette al centro la necessità dell’unità e dell’indipendenza fuori da ogni logica di delega in bianco a qualsivoglia “professionista del mestiere”.
16 novembre 2013 – S.I. Cobas – ADL Cobas.
Il testo del comunicato: Comunicato su accordo GLS